Agente Logan missione Ypotron

cover_ypotron.jpgNico Fidenco
Agente Logan missione Ypotron (1966)
GDM Music CD Club 7097
19 brani (17 di commento + 2 canzoni) – durata: 56’ 59’’


 
Ennesimo inedito riscoperto dallo staff della GDM Music, lo score di Agente Logan missione Ypotron - uno 007 all’italiana dove il protagonista viene appunto incaricato di scongiurare l’impiego dell’Ypotron, una micidiale arma spaziale in grado di annientare il mondo occidentale - porta la firma di Nico Fidenco e dunque non a caso, più che ricalcare i clichè bondiani, è marcatamente influenzato dai generi pop in voga negli anni Sessanta. È infatti immediatamente associabile a quel periodo la canzone in stile beat “Ypotron”, che percorre i titoli d’apertura e, in versione abbreviata, quelli di chiusura nella grintosa interpretazione del gruppo inglese The Sorrows. Da qui, a partire dallo scatenato “The world of Lemmy Logan”, in conformità con uno schema ampiamente collaudato dall’artista romano, trae origine anche il motivo principale, successivamente ripetuto piuttosto spesso e con minime alterazioni. Questo tema si traduce in un arrangiamento strumentale ispirato alla song medesima, nel quale viene messa in primo piano la steel guitar, molto usata all’epoca dalle band impegnate nella musica psichedelica. In effetti qualche concessione alla psichedelia è avvertibile nell’intero lavoro, soprattutto nei brani di tensione che prediligono l’organo elettronico e il pianoforte accompagnati da percussioni varie, come il claustrofobico “Unnerving waiting”, gli inquietanti “Brainwash” e “Deadly challenge” o il dilatatissimo “Pying the spies”. Per le sequenze a sfondo sentimentale dai titoli inequivocabili (“Love’s guitar”, “Romantic moment”, “Love memory”, “Unforgettable love”), il compositore opera invece delle scelte musicali in sintonia con le location iberiche della pellicola, scrivendo pezzi perlopiù chitarristici che sfruttano tecniche e cadenze riconducibili al flamenco.
Sebbene a tratti sia gravata dal peso della monotonia, la OST appare comunque meritevole di attenzione se non altro perché costituisce una delle rare incursioni nel cinema spionistico italiano da parte di Nico Fidenco, per il resto limitate a due partiture risalenti al 1967: Supercolpo da 7 miliardi e Ragan, quest’ultima composta a quattro mani con Gianni Dell’Orso.

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