Vincere

cover_vincere.jpgCarlo Crivelli
Vincere (2009)
Emergency Music EM 0902
15 brani - Durata: 45’ 59”

Quando si parla di musica come “personaggio in più” in un film, si allude sicuramente a qualcosa come ciò che Carlo Crivelli ha creato per il film di Marco Bellocchio sulla tragedia di Ida Dalser, la moglie “ripudiata” di Benito Mussolini. Il consolidato tandem tra il combattivo regista piacentino e il compositore romano-abruzzese che come nessun altro infonde nella nostra musica per film le complessità e i turbamenti del primo Novecento mitteleuropeo, sfocia qui in una partitura fiammeggiante, con punte di autentico delirio politonale, nella quale però la struttura visionaria e caparbiamente nemica di ogni logica di “commento”  che caratterizza la poetica crivelliana fa in questo caso i conti con un fortissimo substrato melodrammatico, operistico e in buona sostanza verdiano, che si evince dallo sviluppo accorato e ribollente di alcune frasi, su cui svetta il tema principale, disperato e perorante (“Vincere 1° Parte”). Accade così che bagliori stravinskyani (“Sarajevo”), affidati soprattutto al viluppo inestricabile dei legni, convivano con progressioni turgide di ottoni e archi (“Duello”), o che cascami di cabalette e di recitativi (“Sguardi”) facciano capolino accanto a spettri caricaturali di forme chiuse (“Valzer futurista”), od a struggenti quanto disincantati omaggi ad un Ottocento intimamente rivissuto (“Dies irae”): mentre gli archi possono aggrovigliarsi in oscuri tremoli alternati a lampi lirici (“Rapimento”) o scattare in una imprevedibile, concitata ritmica (“Grata”). In sintesi, una partitura perfettamente sospesa fra dimensione onirica, melodrammatica e ironicamente “psicofuturista”, che l’ormai collaudatissima Orchestra Città dell’Aquila con il coro del Conservatorio del capoluogo abruzzese esegue con adamantina limpidezza sotto la direzione capillare e quasi radiografica di Jonathan Williams.

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