American Gangster

cover_american_gangster.jpgMarc Streitenfeld
American Gangster (id. - 2007)
Varèse Sarabande VSD 6874
18 brani - Durata: 38’07”

 

Ridley Scott si cimenta con un Gangster’s Movie portando sullo schermo la vita di Frank Lucas e Richie Roberts: un trafficante di droga ed un poliziotto incorruttibile interpretati rispettivamente dai premi Oscar Denzel Washington e Russel Crowe. La vicenda si svolge a New York negli anni Settanta. Sono gli anni del rinnovamento culturale e sessuale, ma anche della guerra in Vietman e del diffondersi dell’eroina tra i giovani. Rispetto ai film di Coppola e Scorsese, in American Gangster l’aspetto principale non è l’azione, ma il profilo psicologico dei personaggi.  Frank elegante e distinto, riesce a scalare, in breve tempo, i vertici di una potente organizzazione dedita allo spaccio di droga, inondando la città di un prodotto più puro ad un prezzo più basso. Richie è un poliziotto che non riesce ad integrarsi con i colleghi, né a mantenere una relazione stabile. Il film è tutto giocato sulla differenza tra i due personaggi che per altro s’incontreranno solo alla fine del film. Due destini e due modi diversi di interpretare l’“American Dream” in questo film ispirato ad un articolo di Mark Jacobson intitolato “The Return of Superfly”. Il film lascia un po’ delusi soprattutto perché non sembra portare nulla di nuovo al genere del Gangster Movie. Nonostante il finale a sorpresa, siamo lontani dalla poesia del nostro C’era una volta in America. Una nota di merito va sicuramente al montaggio di Pietro Scalia e all’ottima interpretazione degli attori, grazie anche al consolidato sodalizio tra Ridley Scott e Russel Crowe, al terzo film insieme. Anche Marc Streitenfeld è alla terza collaborazione con il regista (dopo Un’ottima annata – A Good Year e al film in uscita Body of Lies). Il compositore non caratterizza in modo particolare gli ambienti, ma riesce ugualmente a coinvolgere lo spettatore aggiungendo dinamismo alle immagini. Ad un certo punto sembra che la musica prenda le distanze dal film e cominci a vivere di vita propria. Niente di sconvolgente, ma un lavoro originale e mai scontato.


 

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