Reportage del concerto “Una serata da Supereroi” dell’Orchestra Sinfonica di Milano

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Sostanza o Forma? I Supereroi rivivono in Noi grazie al Tema!
Reportage del concerto “Una serata da Supereroi” dell’Orchestra Sinfonica di Milano del 13 luglio 2023

Aristotele asserì che <<Nella sostanza (unione di materia e forma) la materia e la forma vanno distinte: la prima non determinata in atto ma solo in potenza, la seconda “ciò che essendo qualcosa di determinato si può separare col pensiero”. La forma è perciò quella che ci fa concepire le differenze degli esseri>>. Rapportando tale concetto alla Musica – e in dettaglio alla Musica per Supereroi, quella originale che ne esalta ancor di più poteri e umanità (anche qualora si tratti di supereroi provenienti da altri pianeti che non siano la nostra beneamata Terra) con le sue note araldiche, fastose, solenni e saettanti, che al loro sopraggiungere ci fanno esaltare ed emozionare perché la vittoria sui cattivi è alle porte – si può del tutto attestare che (probabilmente semplificandolo al massimo) vi sono Note che posseggono soltanto la Sostanza ed altre (più genialmente concepite) la Forma + Sostanza a concepimento dell’Unicum di entrambe.

Ecco, se avete compreso bene tale concettualizzazione, va tranquillamente asserito che nell’ambito della musica supereroica vi sono Temi che (sicuramente attraenti ed efficienti sul filmico, talvolta perfino al di fuori) sono fabbricati con tanta sostanza e poca forma – ad esempio Brian Tyler e il suo leitmotiv per Iron Man 3, Patrick Doyle per Thor, John Ottman per X-Men 2, X-Men – Giorni di un futuro passato, X-Men: Apocalisse, I Fantastici 4 e I Fantastici 4 e Silver Surfer, Hans Zimmer e James Newton Howard per la trilogia de Il cavaliere oscuro – e Temi che all’opposto sono ideati contenendo ambedue le valenze, con prevalenza di quella Forma aristoteliana di cui sopra – vedi il capolavoro dei capolavori Superman di John Williams (il leitmotiv per antonomasia dei Supereroi), lo Spider-Man e il Batman di Danny Elfman e in ultimo gli Avengers di Alan Silvestri, tutte melodie a dir poco (come lo pronuncerebbe il mitico Barney-Neil Patrick Harris-Stinson della serie cult How I Met Your Mother) “leggen-darie”, che finanche chi non ha mai visto un solo fotogramma di questi film sa comunque che quei temi appartengono a loro e sono la quintessenza del Super eroismo al Cinema –.

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Tutto questo preambolo è scaturito dall’ascolto del concerto delle colonne sonore per i Supereroi presso l’assai apprezzato dalla nostra redazione – che più e più volte ne ha recensito concerti di musiche per immagini e cineconcerti, tutti ai massimi livelli interpretativi – e dalla popolazione lombarda che ne fa il suo fiore all’occhiello da moltissimi anni a questa parte – alquanto conosciuto internazionalmente –, Auditorium milanese di Largo Mahler, sede della prestigiosa Orchestra Sinfonica di Milano, diretta questa volta dal Maestro Andrea Oddone, con una baldanzosa ed energica prestanza sul podio da divenire in taluni casi il vero protagonista della serata, al di sopra di una performance orchestrale sempre ottimale e al fulmicotone da standing ovation perenne e di suite e temi divenuti per buona parte celebri.

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La selezione ha fatto udire – in alcuni frangenti per la prima volta in concerto – leitmotiv sia principali che secondari estrapolati da (certuni già summenzionati) Thor (Kenneth Branagh, 2011) di Patrick Doyle, The Avengers (Joss Whedon, 2012) di Alan Silvestri, Spider-Man (Sam Raimi, 2002) e Spider-Man 2 (Sam Raimi, 2004) di Danny Elfman, la serie TV Loki (Vari, 2012) di Natalie Holt, Wonder Woman (Patty Jenkins, 2017) di Rupert Gregson-Williams, X-Men 2 (Bryan Singer, 2003), X-Men – Giorni di un futuro passato (Bryan Singer, 2014), X-Men: Apocalisse (Bryan Singer, 2016), I Fantastici 4 (Tim Story, 2005) e I Fantastici 4 e Silver Surfer (Tim Story, 2007) di John Ottman, X-Men: Conflitto finale (Brett Ratner, 2006) di John Powell, Batman Begins (Christopher Nolan, 2005), Il cavaliere oscuro (Christopher Nolan, 2008) e Il cavaliere oscuro – Il ritorno (Christopher Nolan, 2012) di Hans Zimmer e James Newton Howard, Batman V Superman: Dawn of Justice (Zack Snyder, 2016) di Hans Zimmer e Tom Holkenborg (aka Junkie XL), Iron Man 3 (Shane Blake, 2013) di Brian Tyler e dulcis in fundo Superman (Richard Donner, 1978) di John Williams.

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Premesso che è sempre emozionalmente bello e speciale ascoltare musica applicata alle immagini in concerto e che un programma del genere di rado viene eseguito anche nel resto d’Europa o oltreoceano, dove pure abbondano i concerti di musica per film e serialità, un consiglio mi preme comunicarlo a chi ha deciso quali brani inserire in questo “Una serata da Supereroi” per una prossima occasione di ripresentazione di tale evento musicale supereroico, ad ogni modo significativo nel nostro panorama italico: piuttosto che eccedere con pagine (addirittura suite) da score che, seppur assai note e con un gran seguito di fan oltranzisti ed estremamente incazzosi quando gli si tocca il proprio idolo cine-musicale, annoverano quattro ideuzze leitmotiviche in croce – ad esempio la trilogia di Zimmer & Howard The Dark Knight o il Thor di Doyle o gli X-Men e i Fantastici 4 di Ottman di cui poteva bastare (e avanzare) il Main Theme, di per sé sufficientemente piacevole –, si poteva altresì spaziare attraverso altrettanti temi famosi quali, giusto per citare i primi che mi vengono in mente, il Supergirl di Jerry Goldsmith, il succitato Batman di Elfman, il Wonder Woman 1984 di Zimmer, gli Spider-Man di Michael Giacchino, l’Ant-Man di Christophe Beck, l’Amazing Spider-Man di James Horner e il Captain America di Alan Silvestri, etc. etc. etc. Tra l’altro l’Orchestra Sinfonica di Milano (quando si chiamava Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi) ci aveva già deliziati con un concerto sui supereroi anni fa (leggi reportage) con un programma in parte simile a questo ivi recensito. Inoltre, sull’annosa questione del Tema per Supereroi al Cinema e del suo valore all’interno e al di fuori delle immagini, tra Evoluzione e Involuzione, il sottoscritto curò anni addietro un dossier (leggi qui) che ha calzato parecchio a pennello nell’ispirazione per redigere questo mio reportage di un concerto che, a prescindere le critiche non all’esecuzione e alla direzione sempre inappuntabili e grandiose, bensì alla selezione di temi che resi dal vivo non hanno avuto la medesima presa come sul girato, rischiando di far cadere a tratti il pubblico in un letargico e monotono (sia sensorialmente che musicalmente) ‘stand-by’, ha ottenuto lo stesso un gran consenso di pubblico e di critica, con la sorpresa di taluni cosplayer all’esterno e all’interno dell’Auditorium, facenti parte del Multiverso Cosplay Italia (sito ufficiale), che hanno simpaticamente rallegrato grandi e piccini, intervenuti numerosi.

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I momenti di caloroso visibilio vi sono stati (ciò è innegabile), specialmente quando ad accendere emotivamente il pubblico sono state le celebranti progressioni patriottico militaresche degli Avengers silvestriani e soprattutto, sul finale concertistico, le note immortali del “Love Theme” e della “Marcia” da Superman di Williams, con gli applausi più lunghi e fragorosi dell’intera serata – ma non poteva essere altrimenti, visto che si ascoltano arie contrappuntistiche e precise trasformazioni sinfoniche dall’imprinting superiore che soltanto chi sa veramente scrivere musica può creare, posto che erano altri tempi e altre note che odiernamente non sarebbero più fattibili udire nel fracasso di effetti sempre più speciali ma sempre meno ammalianti immaginificamente e sensitivamente in un film supereroistico.
Nota a margine: il leitmotiv rock ultra dinamico e incalzante di Rupert Gregson-Williams per il primo Wonder Woman filmico, con una splendida e aderente al ruolo Gal Gadot, è stato eseguito dal violoncello elettrico del primo cello dell’Orchestra milanese in maniera talmente superba da far andare giù l’auditorium per gli applausi scroscianti piovuti subito dopo la performance.       

Un grazie particolare a Damiano Kazuo Afrifa e Valeria Croce, Comunicazione, Marketing e Media dell’Auditorium di Milano, e a Vincenzo Rasulo e Stefania Pravato del Multiverso Cosplay Italia.
Foto di Massimo Privitera

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