Intervista al direttore artistico Antonio Bonfilio - Morellino Classica Festival

foto antonio bonfilio

Concerto di chiusura al Morellino Classica Festival – Intervista al direttore artistico Antonio Bonfilio

foto trio morellino

Con un concerto dedicato a partiture da camera composte da Robert Schumann ed eseguite dal trio rosa Es Trio nella splendida cornice del Teatro Castagnoli a Scansano (GR) si è conclusa la 12^ edizione del Festival Morellino Classica, che ha visto artisti affermati ed emergenti impegnati con originali e raffinati programmi in una serie molto articolata di concerti eseguiti in alcune delle più suggestive location della Maremma grossetana. Fra i grandi appuntamenti che hanno caratterizzato la manifestazione segnaliamo in particolare il concerto della pianista russa Polina Osetinskaya, di cui abbiamo ampiamente riferito su queste pagine, del soprano Felicity Lott, dell’autore Marco Filiberti insieme al pianista Pietro Bonfilio e del violinista Karen Shahgaldyan.
Il concerto conclusivo è stato tenuto nel Castagnoli dall’Es Trio - una denominazione legata alla espressione tedesca ‘Es – Dur’ della tonalità Mi bemolle - composto dalle tre eccellenti musiciste Laura Gorna (violino), Cecilia Radic (violoncello) e Laura Manzini (pianoforte).
Interamente dedicato a Schumann, il programma comprendeva il “Trio n. 1 in Re minore op 63”, il “Trio n. 2 in Fa maggiore op. 80” e i suggestivi “Fantasiestuecke op. 88” che, in un’interpretazione di straordinaria carica espressiva e poetica, hanno rappresentato il grande climax della serata.
Ricordiamo la figura del grande musicista tedesco protagonista insieme alle sue musiche nel film Sinfonia di primavera (1983) di Peter Schamoni con la presenza di grandi interpreti fra cui il violinista Gidon Kremer, Nastassja Kinski e il cantante Herbert Groenemeyer.
Le tre musiciste coniugano in modo magistrale ragguardevoli doti tecniche con una profonda sensibilità interpretativa e intesa intellettuale. L’intensa eloquenza romantica, con gli avvolgenti gesti melodici della partitura, viene rappresentata dall’Es Trio in una lettura tesa e lucida di enorme forza narrativa ed espressività poetica, lontana da eccessi retorici e sentimentali. Trionfale successo da parte di un traboccante pubblico ripagato da un fuori programma molto particolare: l’”Andante” dal “Trio per pianoforte op. 17” della pianista e compositrice Clara Schumann, moglie del compositore tedesco, precorritrice di talentuose musiciste contemporanee quali Silvia Colasanti, Elena Firsowa, Sofija Asgatovna Gubajdulina e Olga Neuwirth.

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Intervista al Direttore Artistico Antonio Bonfilio:

Brevi cenni biografici: Musicoterapeuta, organizzatore e animatore di eventi musicali e culturali in Italia e all’estero. Nel 2022 è stato insignito in Campidoglio, con Decreto del Presidente della Camera dei Deputati, del “Premio Nazionale Lucio Colletti per la Musica”. Ha studiato musicologia all’Università di Cremona frequentando i corsi di Paleografia, Didattica della Musica e Etnomusicologia. Ideatore dell’Arthemisia Classica Festival in Calabria a Sant’Agata d’Esaro e del Morellino Classica Festival nella Maremma grossetana. Ha lavorato presso l’International Show Srl a Milano e ha tenuto Masterclass all’Università di Tor Vergata e all’Istituto Luce di Roma.

Colonne Sonore: Dodici edizioni del Festival rappresentano un percorso ragguardevole.

Antonio Bonfilio: Senz’altro. Abbiamo cercato di costruire le fondamenta per un percorso lungo e duraturo, lontano da pericolose improvvisazioni, per un’importante manifestazione che coinvolge in modo profondo il suggestivo territorio della Maremma. Calcola che già dalla prima edizione abbiamo avuto solisti di spessore come Salvatore Accardo. Abbiamo poi avviato una stretta collaborazione con importanti scuole di musica quali l’Accademia Chigiana, il Conservatorio di Milano, l’Accademia di Santa Cecilia e la Scuola di Musica di Fiesole che ci inviano i migliori studenti che vengono coinvolti nel Festival, che tende a presentare affermati musicisti e nomi emergenti. I nostri programmi vertono prevalentemente su musica strumentale e da camera con puntate verso la lirica e il jazz.

CS: Un bilancio della dodicesima edizione, appena conclusa?

AB: Dal punto di vista finanziario siamo molto soddisfatti. Infatti dopo inevitabili iniziali difficoltà per i limitati mezzi a disposizione e la scarsa attenzione delle istituzioni, da tre anni siamo entrati nel FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) che ci sta sostenendo in modo significativo anche per il notevole riscontro che il Festival sta ottenendo sulla stampa internazionale. Tieni presente che in dodici anni abbiamo presentato ben trecento concerti. Quest’anno abbiamo potuto consolidare la situazione economica e raggiungere il pareggio di bilancio. L’edizione 2023 è stata anche quella che ha registrato il maggior riscontro da parte del pubblico, sia nelle chiese come in teatro e all’aperto. Il restauro del bellissimo Teatro Castagnoli a Scansano ci è stato di grandissimo supporto, parliamo del maggiore teatro della Toscana meridionale, più grande anche del Teatro degli Industri a Grosseto.

CS: Esiste un rischio di sovrapposizioni di festival musicali nella Toscana meridionale?

AB: Fino ad alcuni anni orsono l’offerta musicale era alquanto scarsa. Negli ultimi tempi sono fiorite diverse iniziative che in realtà non si sovrappongono in quanto ognuna cerca di conseguire importanti e specifici obiettivi artistici e a mio avviso questo è solo un bene per la musica. Il Morellino Classica Festival è considerato comunque fra i più titolati

CS: Tuo figlio Pietro Bonfilio è un affermato pianista e anche colonna portante della manifestazione. Come organizzate la gestione del Festival?

AB: Possiamo ben dire che Pietro è un affermato pianista. Oltre a tournée e concerti in vari paesi del mondo il prossimo 6 novembre segnerà il suo debutto al Teatro alla Scala. Io svolgo la funzione di direttore artistico mentre Pietro è addetto all’allestimento dei programmi e ai rapporti con gli artisti avvalendosi anche del supporto della mia pluriennale esperienza musicale

CS: Nel 2016 il Festival ha proposto il celebre film di Fritz Lang Metropolis (1927) con esecuzione dal vivo di una nuova colonna sonora composta da Rossella Spinosa.

AB: Esattamente. Il cineconcerto ha avuto luogo nella suggestiva fortezza del Cassero a Grosseto e ha conseguito un grande successo. Siamo molto interessati a ripetere la coinvolgente esperienza di musica e immagine con altri capolavori del cinema muto quali La Nuova Babilonia (1929) di Grigori Kozintsev e La corazzata Potëmkin (1925) di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn. Sia io che Pietro siamo molto appassionati di musica e letteratura russa: Pietro ha anche firmato un CD dedicato ai Preludi per piano di Dmitrij Kabalevskj ed uno dedicato al “Concerto per piano n. 2 in Fa maggiore op. 102” di Dmitrj Shostakovich. I programmi dei nostri concerti contengono spesso brani tratti da colonne sonore di film.

CS: Film preferiti?

AB: In generale quelli legati alla letteratura russa come Resurrezione e Guerra e Pace di Tolstoj, Le Anime Morte di Gogol, Zio Vanja e Il Gabbiano di Chekhov.

CS: Il Festival ospita i suoi artisti all’Antico Casale di Scansano. Una struttura splendida…

AB: L’Antico Casale di Scansano (www.anticocasalediscansano.it) rappresenta l’accoglienza più consona alla bellezza di questi luoghi. Teniamo molto che i nostri artisti partano portando con se il ricordo di una esperienza particolare. All’Antico Casale nel 2022 abbiamo anche organizzato un concerto jazz con Stefano Di Battista Jazz Quartet in un programma intitolato “Morricone Stories”.

CS: Molto scontato: vino e musica….

AB: La musica è sempre un po' alla ricerca di qualche appiglio dove sostenersi e il vino in Maremma è uno straordinario protagonista, domina il territorio, non solo dal punto di vista culinario ma anche scenico. Accostare la musica alla qualità e al gusto del vino – in particolare il Morellino di Scansano celebrato a livello internazionale – si rivela un’associazione suggestiva e alternativa capace di trasmettere al pubblico grandi esperienze, emozioni e sensazioni. Aziende storiche come Biondi Santi, Guicciardini o Frescobaldi hanno assicurato la loro presenza con grandi investimenti. E dal sostegno del vino una manifestazione come la nostra trae linfa vitale.

Ringraziamo il Maestro Bonfilio per la gentile disponibilità.

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