11 Nov2007
Giovanni Falcone - L'uomo che sfidò Cosa Nostra
Ennio Morricone
Giovanni Falcone - L'uomo che sfidò Cosa Nostra (2007)
Rai Trade Edizioni Musicali – FRT 417
15 brani – Durata: 49’19”
Un compositore può ricorrere a diverse tecniche per aumentare la suspence e la tensione in un pezzo: rallentare il ritmo per trasmettere un’idea di tempo frammentato, come a voler assaporare il singolo secondo, oppure, al contrario, velocizzarlo, per rendere il tutto più concitato e, infine, far crescere l’intensità dei suoni, creando i classici crescendo fino a giungere al climax. Il compositore medio ne utilizza uno, al massimo due, Ennio Morricone riesce a utilizzarli magistralmente tutti e tre e la colonna sonora della fiction televisiva Giovanni Falcone ne è un esempio. Che la trama sia emozionante e ricca di tensione (sebbene chiunque, purtroppo, sappia già come va a finire) è inutile sottolinearlo, ma l’autore riesce a trasmettere queste sensazioni in maniera diversa e al tempo stesso sempre adeguata in ciascuno dei brani. “Giovanni e Francesca” (Francesca Morvillo, moglie del giudice e morta insieme a lui nella strage di Capaci) potrebbe apparire come un romantico brano d’amore, eppure si percepisce già dalle prime note, lente e malinconiche, una tristezza di fondo, una sensazione di gioia che sfugge. E ugualmente toccante è “La madre”, melodia calda e accogliente, anzi, familiare ancor prima di leggere il titolo.
Ma non esistono brani mediocri, in questo soundtrack, ognuno di essi, infatti, riesce a rendere vivo l’intreccio, particolare fondamentale quando la trama è già conosciuta e lo spettatore rischia di cadere nella noia. Morricone non delude neppure stavolta, ma è opportuno fare i complimenti anche all’Orchestra Roma Sinfonietta, che porta l’apprensione della trama al climax con perfetti assoli di violino in “Spie” e di chitarra nella concitata e ritmatissima “Violenza nella città”, così come va sottolineata la sirena imitata strumentalmente alla perfezione (e non semplicemente riprodotta, tocco di classe) nell’introduzione di “La Polizia”
Ennio Morricone si conferma il Maestro italiano delle partiture di film d’azione (e non solo, basti pensare a La Leggenda del Pianista sull’Oceano) e, a quanto pare anche delle fiction d’azione.
Giovanni Falcone - L'uomo che sfidò Cosa Nostra (2007)
Rai Trade Edizioni Musicali – FRT 417
15 brani – Durata: 49’19”
Un compositore può ricorrere a diverse tecniche per aumentare la suspence e la tensione in un pezzo: rallentare il ritmo per trasmettere un’idea di tempo frammentato, come a voler assaporare il singolo secondo, oppure, al contrario, velocizzarlo, per rendere il tutto più concitato e, infine, far crescere l’intensità dei suoni, creando i classici crescendo fino a giungere al climax. Il compositore medio ne utilizza uno, al massimo due, Ennio Morricone riesce a utilizzarli magistralmente tutti e tre e la colonna sonora della fiction televisiva Giovanni Falcone ne è un esempio. Che la trama sia emozionante e ricca di tensione (sebbene chiunque, purtroppo, sappia già come va a finire) è inutile sottolinearlo, ma l’autore riesce a trasmettere queste sensazioni in maniera diversa e al tempo stesso sempre adeguata in ciascuno dei brani. “Giovanni e Francesca” (Francesca Morvillo, moglie del giudice e morta insieme a lui nella strage di Capaci) potrebbe apparire come un romantico brano d’amore, eppure si percepisce già dalle prime note, lente e malinconiche, una tristezza di fondo, una sensazione di gioia che sfugge. E ugualmente toccante è “La madre”, melodia calda e accogliente, anzi, familiare ancor prima di leggere il titolo.
Ma non esistono brani mediocri, in questo soundtrack, ognuno di essi, infatti, riesce a rendere vivo l’intreccio, particolare fondamentale quando la trama è già conosciuta e lo spettatore rischia di cadere nella noia. Morricone non delude neppure stavolta, ma è opportuno fare i complimenti anche all’Orchestra Roma Sinfonietta, che porta l’apprensione della trama al climax con perfetti assoli di violino in “Spie” e di chitarra nella concitata e ritmatissima “Violenza nella città”, così come va sottolineata la sirena imitata strumentalmente alla perfezione (e non semplicemente riprodotta, tocco di classe) nell’introduzione di “La Polizia”
Ennio Morricone si conferma il Maestro italiano delle partiture di film d’azione (e non solo, basti pensare a La Leggenda del Pianista sull’Oceano) e, a quanto pare anche delle fiction d’azione.