L’inchiesta

cover_inchiesta.jpgAndrea Morricone
L’inchiesta (2006)
Rai Trade CRT 308 LC 03387
21 brani – Durata: 70’48”



L’antica collocazione cronologica della vicenda de L’inchiesta si esplicita, nella colonna sonora composta da Andrea Morricone, nel tono rude tipico del peplum a sfondo bellico o in quello velatamente mistico già caro a produzioni ispirate dalla tematica cristologica.

La fiction diretta da Giulio Base, infatti, racconta dell’incarico affidato dall’imperatore Tiberio nel 35 D.C. a Tito Valerio Tauro, investigatore caduto in disgrazia per aver scoperto verità scomode sulla morte di Ottaviano Augusto. Tauro deve indagare sulla morte di Gesù di Nazareth, crocifisso in Giudea, per trovarne il corpo misteriosamente scomparso e – secondo i suoi seguaci – risorto.
Assai sfruttate le percussioni, che soffocano i fiati nel crescendo di “Taurus” e si fanno quasi violente sulle sonorità d’ispirazione berbera in “Battaglia” o nel fosco e tonante “Brixos”. Utilizzati in più punti echi vocali dal sapore islamico, come in “Gerusalemme” o “Verità”. Enigmatici i toni de “Il palazzo”, d’arcana lentezza, e di “Amore”, le cui note stentano ad articolarsi in una melodia riconoscibile.
Ariosi e ispirati sono soprattutto gli archi, che si accompagnano a voci solenni in “Cristianità” e s’intrecciano sapientemente a fiati sontuosi in “Vita”, ma sanno anche ronzare aggressivi (ne è esempio il crescendo di “Rissa – Presagio”).
Lento e maestoso, invece, è il crescere del motivo di “Maria”, in cui il figlio di Ennio Morricone ha incastrato una parentesi di serena dolcezza affidata ai fiati.

Stampa