Donne

cover donne tvMatteo Curallo
Donne (2016)
Sugar
25 brani – Durata: 39’00”

A fine Agosto su Rai1 è andata in onda in prima TV assoluta una serie di di 10 puntate da 10 minuti l’una dal titolo Donne: tratta dall’omonima raccolta di racconti di Andrea Camilleri edita da Rizzoli, l’innovativa serie televisiva dal format modulare e multipiattaforma, che potete rivedere nel canale web della Rai, narra la storia di dieci incontri autobiografici e romanzati, con donne differenti e di diverse nazionalità, dello scrittore Camilleri (interpretato di volta in volta da attori differenti), che inizia negli anni ‘30 per giungere agli ‘80, attraversando i mutamenti della società, del costume e della figura femminile, toccando anche le diverse età della vita del grande scrittore siciliano, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta.

Alla regia Emanuele Imbucci che tra ironia, dramma, levità e tenerezza in epoca e luoghi dissimili fa raccontare in musica questi viaggi divertenti e colmi di pathos tipicamente camilleriano al compositore Matteo Curallo (le colonne sonore originali dei film d’arte di Sky 3D Firenze e gli uffizi 3D/4K e San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D, il film horror Evil Things, la commedia I Babysitter e la serie Under-The Series). Il polistrumentista cantante, produttore e compositore astigiano compone una partitura con un tema onnipresente ma che viene variato nelle trame dei dieci racconti a seconda il personaggio femminile che viene preso in esame e l’ambientazione della storia, difatti: “Partecipare al progetto Donne e musicare il grande ventaglio di emozioni che scaturiscono dalla penna di Andrea Camilleri è stato un entusiasmante privilegio. Trattandosi di 10 donne diverse, in epoche e luoghi differenti, ho proposto una sorta di tema con variazioni, mantenendo un filo conduttore melodico ma ricercando un carattere musicale per ciascun episodio. La sigla è una sintesi: ci sono elementi siciliani come la chitarra classica e la fisarmonica, c’è la sinuosità espressiva e femminile degli archi e c’è una semplice melodia di pianoforte, a tratti etnica e regressiva. Nelle variazioni le sonorità passano dall’orchestra classica al pop, e cercano di seguire lo sguardo acuto di Camilleri che con pensosa leggerezza racconta di risate e di sofferenze, di guerra e di teatro, di coraggio e di libertà, e soprattutto di amore: per la vita, per la verità e naturalmente per le Donne”. Già dal primo brano, “Tema (Titoli di testa)”, il carattere mediterraneo del personaggio-autore Camilleri viene fuori in tutta la sua poetica leggerezza e profonda emotività con il piano che primeggia enucleando il leitmotiv, coadiuvato da viola, violini e fisarmonica in una danza liberatoria e tenue. “Tema d’amore” rincontra il tema portante in una veste romantica, come il titolo del pezzo suggerisce, tra melismi degli archi e della fisarmonica, invece “Tema siciliano prima parte” è un ballabile valzeristico che tramuta il main theme in un canto mediterraneo che nella “Seconda parte” viene rallentato e cadenzato come un tarantella addolcita nelle timbriche e nelle movenze solitamente forsennate (il leitmotiv si insinua col piano in controcanto). “Tema sensuale (Il sesso)” nelle sembianze sonore di una fisarmonica sospesa, chitarre acustiche che accennano il tema e sonagli ricorrenti, espone una carnale armonia mediterranea lontana nel tempo ma vicina nella passione. “Tema leggero” che torna variato, gioca a rimpiattino con archi e pianoforte in una cantilena maliziosa e sbruffona seppur lieve nei tratti secondari armonici. “Tema di guerra” ci sprofonda nella drammaturgia bellica con suoni cupi degli archi e stilettate, pizzicati continui che, sul clavicembalo che enuncia il tema principale, crescono fino a rendere la tensione palpabile e dolorosa. “Mezze calzette”, breve traccia con archi pizzicati e ottoni squillanti in primo piano, è un gioco musicale birichino. “Tema sensuale (Il possesso)” è di nuovo immerso nel suono della chitarra acustica, dei violini e della fisarmonica, tutto dolente e colmo di rammarico, come per “Tema sensuale (Il sogno)” etereo ma pur sempre amareggiato. “Voglia di vivere (tema dopoguerra)” è un ballabile swingante. “Svolte” dal classicismo minimale desplatiano prominente anticipa “Meravigliosamente astratta”, bella traccia dal ritmo samba anni ’60. “Tema sentimentale” rincara la dose di romanticismo con un uso degli archi che in levare tracciano un tema ricco di emozionalità che lascia spazio nella seconda parte ad un piano dolcemente leggero (qualcosa di buonviniano e bacaloviano si palesa all’orizzonte quando sopraggiunge la fisarmonica in primo piano), nel mentre “Basito” pigia il pedale dell’ironia dissacratoria di Camilleri. “Tema ironico” prosegue nel dissacrare il leitmotiv portante con archi sprezzanti e arrangiamento beat dei restanti strumenti. “Tema nostalgico” come dichiara il titolo, sprofonda l’ascoltatore in tristi rimembranze per archi e piano che nella seconda metà del pezzo evolve in minimalismi nymaniani. “L’altro volto” suona pop anni ’60 da Swinging London. “Lezioni e passioni” aggiunge sonorità danzanti anni ’70 allo score. “Saliera” con echi degli archi riverberati giocherella velocemente andando incontro a “Tema siciliano (reprise delle meraviglie)” che balla inizialmente per poi cedere il passo a melodie incantate e magiche da favole burtoniane. “Donne delle meraviglie” porta avanti il viaggio incantato tra fellinismi e sorrentinismi musicali per chiudere l’album digitale con il tema esteso dei titoli di testa, “Donne” in cui tutti gli strumenti danzano soavemente insieme dando voce a tutte le dieci donne meravigliose incontrate in questa serie sui generis e piacevolissima… talmente tanto da rimanere stregati.

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