Il paradiso delle signore

cover il paradiso delle signoreFrancesco De Luca & Alessandro Forti
Il paradiso delle signore (2015)
RaiCom
23 brani - Durata: 45’00”

Sulla scia del successo del period drama TV spagnolo anni Cinquanta Velvet (serie televisiva andata in onda con le prime due stagioni su Rai 1 e Rai HD tra il 2014 e il 2015 e in arrivo con la terza stagione), Rai Fiction e la laziale Aurora TV di Giannandrea Pecorelli sfornano Il paradiso delle signore, costume drama a sua volta ambientato nella Milano degli anni Cinquanta (per la precisione nel 1956), libero adattamento del romanzo “Al paradiso delle signore” di Émile Zola e, ancor più, trasposizione italiana della serie televisiva britannica The Paradise del 2012 (a sua volta tratto da Zola e ambientato nella seconda metà dell’Ottocento). La giovane ragazza siciliana Teresa Iorio (interpretata dalla ex Miss Italia Giusy Buscemi, debuttante sul grande schermo in opere prime di Antonio Zeta e Giorgio Bruno e sul piccolo schermo nella scuderia Lux Vide con Don Matteo 9, La bella e la bestia, Un passo dal cielo 3 e La dama velata) lascia il suo paese e si trasferisce a Milano in cerca di fortuna, ospite di uno zio.

Qui, dopo una serie di fortuiti intrecci, finirà per essere assunta presso il grande magazzino “Il Paradiso delle Signore”, il cui proprietario, Pietro Mori (interpretato da Giuseppe Zeno) è un giovane tenace e affascinante, quanto opportunista e calcolatore, con un passato misterioso legato al periodo bellico. Andato in onda in 10 puntate da 2 episodi l’una tra dicembre 2015 e gennaio 2016, la serie televisiva ha ottenuto uno share da record in ogni puntata e la regia di Monica Vullo (già dietro la macchina da presa per Don Matteo e Un passo dal cielo) confeziona una piacevole fiaba a consumo familiare con un giusto dosaggio di elementi da sitcom e momenti emotivamente coinvolgenti a livello drammatico e tensivo, con un finale tempestato da scivolosi coup de theatre e un cliffhanger nel ventesimo episodio che stimolerà i fan della fiction a trepidare per la seconda stagione, per la quale inizieranno presto le riprese e che andrà in onda in prime time Rai l’anno prossimo.
La colonna sonora è stata composta da Francesco De Luca e Alessandro Forti, pubblicata in digitale da RaiCom, ed eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Emanuele Bossi, il quale ha curato anche le orchestrazioni. Le registrazioni sono state effettuate tra Torino e Roma e, per le esecuzioni, sono stati coinvolti anche diversi jazzisti italiani.
È infatti il linguaggio jazz l’elemento trainante di questo lavoro, presente in gran parte delle tracce e fin nel portante “Tema Paradiso”, un piacevole swing di maniera o anche in “Un passaggio in auto”, “Le ragazze del Paradiso”, “Milano swing”, nel divertente “Slogan” e “Intrighi e sospetti” (dall’umore un pò più noir), in “Sentimentale” (lento da big band) oppure ancora “La collezione invernale”, “I favolosi anni ‘50”, quest’ultimo con uno sviluppo in stile dopo aver strizzato l’occhio a “Singin’ in the Rain” nelle note iniziali. La musica interpreta bene l’intento narrativo del film e il gusto rétro è percepibile per esempio nello slow “Un incontro romantico” (in doppia versione), così come nel situazionale e modulare “La selezione”, che fonde una grammatica colta al servizio delle dinamiche narrative. Incentrata sulla dolcezza espressiva e sulla semplicità interiore ma anche sulla sincera determinazione, propri del personaggio di Teresa, è la traccia “Il mondo di Teresa”, con il dialogo tra il livello interno della cellula pianistica e lo sviluppo ritmico degli archi che esportano l’intimità del personaggio. Col medesimo intento di connessione tra il personaggio e il suo status interiore con il mondo esterno e la panoramica ambientale che offre la cinepresa è “Arrivo a Milano”. Anche ne “Il colloquio” si instaura, in modo minore e improntato su una situazione di malinconica attesa, un dialogo tra il piano e gli archi (riscontrabile similarmente in “Ribot” e in “Un passato da dimenticare”). Sempre di impianto modulare-livellare “Una nuova giornata”, col ricorso anche a dinamiche di tamburo. “La notte delle lucciole” ci offre una pagina di funzionale sinfonismo filmico adeguatamente ispirato. Dolcezza espressiva gustabile invece nel preludio flautistico di “Un altro bacio”, completato da ammiccanti modulazioni degli archi e inserti pianistici. “Il discorso di Pietro Mori” tematizza il passato enigmatico di Mori con una melodia nostalgicamente ispirata che ricorda l’America dei gangster di Leone. Infine la sigla “Il Paradiso delle Signore”, ouverture per ciascuna puntata. Da segnalare anche la presenza addizionale del trio femminile swing Ladyvette, col loro originale stile pin-up e vintage, interpreti di se stesse in alcuni episodi con l’esecuzione di canzoni nuove da loro composte ma in stile anni Cinquanta, e in particolare il brano “Papparadiso” usato a livello extradiegetico nei promo televisivi e nei titoli di coda delle puntate. Azzeccata pure la sincronizzazione di alcune canzoni originali dell’epoca, più o meno coetanee alla fiction, tra cui “Abbracciami” interpretata da Marino Marini.

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