13 Dic2011
Trapianti. Destini Incrociati
Piernicola Di Muro
Trapianti. Destini Incrociati (2010)
Warner Chappell Music Italiana (download digitale)
19 brani – durata: 43’32’’
Nel curriculum di Piernicola Di Muro figurano le tre stagioni della fiction RAI Tutti Pazzi per Amore, il recente Cinderella per Lux Vide, svariati cortometraggi e documentari (tra i quali Due spari nel buio-Il caso Campanile per Rai Storia) e la fiction in dieci puntate Trapianti. Destini Incrociati presso FOXlife Magnolia, la cui OST è stata caricata nelle principali piattaforme di digital download. Se la commedia targata RAI è certamente da annoverare tra i lavori più impegnativi dell’autore, visto lo script pacatamente demenziale foriero di un commento sonoro altrettanto schizofrenico e contaminato, la fiction ispirata alle attività del Centro Trapianti dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna è tuttavia anch’essa degna di menzione. Ad ascoltare l’album virtuale pubblicato da Warner Chappell Music Italiana si apprezza infatti il tocco d’autore e la personalizzazione degli inevitabili cliché di genere. Nonostante il budget contenuto – com’è prassi nelle produzioni per piccolo schermo – Di Muro si è infatti adeguato caparbiamente con brani realizzati alle tastiere elettroniche e al computer, in uno stile elettroacustico che mescola abilmente le carte e strizza l’occhio al sinfonismo come all’elettronica. Pensare in grande, insomma, anche se i mezzi sono pochi. E la cosa funziona. Nel felice connubio di sonorità elettroniche talvolta aggressive e strumenti acustici campionati, spicca l’orecchiabilità di temi che denotano la formazione pianistica dell’autore e il suo riferimento, talvolta letterale, a talenti melodici del calibro di Einaudi e Sakamoto. A tal proposito citiamo i due titoli che meritano ascolti plurimi: “L'equipe”, costruito su di un ostinato per pianoforte e sintetizzatore, sezione ritmica tambureggiante e archi campionati molto ben eseguiti, e “Destini”, tema lirico per pianoforte, chitarra e orchestra campionata. Entrambi i brani vengono riproposti in maniera mai scontata nei numeri successivi. A cominciare da “In Attesa”, di sapore jazz, quindi proseguendo con “L'equipe (Ripresa)” e “L'equipe (Variazione)”, con interessanti pad di ambientazione, “L'equipe (Variazione)” per piano e archi e “Carezze” per piano solo e infine “Destini Incrociati (Sigla)”, che annovera loop elettronici, violini campionati e sezione ritmica in un coinvolgente ritmo tensivo scandito dai bip di un elettrocardiogramma. Altri espedienti di ostentata leggerezza sembrano meno convincenti (“Giorni Comuni”, “Nuove Vite”) ma dimostrano comunque la disinvoltura con cui l’autore si sa muovere sul pianoforte, spesso citando frasi jazz da prontuario.