Il principe della gioventù

Cover Il principe della gioventùRiz Ortolani
Il Principe della gioventù, opera musical (2009)
CTC – UNIVERSAL 3000167
18 brani –  Durata: 64’11’’

Il Maestro Riz Ortolani accarezzava da tempo l’idea di sviluppare un progetto di opera che sapesse coniugare la tradizione operistica italiana con la modernità del musical. Ha trovato nella Firenze rinascimentale e nella famiglia de’ Medici la forza e il fascino di un racconto che sa con noi ingaggiare un dialogo anche dopo cinquecento anni di storia e che ha indubbiamente un ampio respiro per l’universalità dei temi che vengono toccati: l’amore, la pace, la libertà, la bellezza.
 Il disco, che è uscito in occasione del debutto avvenuto lo scorso 6 maggio agli “Arcimboldi” di Milano dopo l’anteprima di due anni fa al Teatro “La Fenice” di Venezia, è stato realizzato dalla CTC Creative Team Company, che ha curato anche la produzione e la messa in scena dello spettacolo. L’Orchestra Cine Sinfonica diretta dallo stesso Ortolani (che delle musiche ha curato anche l’orchestrazione), ha saputo trovare un impasto orchestrale che risponde alle esigenze drammaturgiche.
Riescono così a convivere i suoni rarefatti, leggeri, danzanti, rinascimentali (“Ti facciamo la festa”, “Inno alla gioventù”), con un lirismo ed una forza espressiva che caratterizzano i momenti più intensi dell’opera, dai duetti tra Giuliano e Fioretta (“Come mai tu hai scelto me”; “Io la notte tu la luna”), alle liriche affidate a Lorenzo (“Amante mia”) e al suo antagonista Franceschino de’ Pazzi (“Amo il mio odio”).
 La storia raccontata dall’opera si ispira alla congiura dei Pazzi che nella Firenze del 1478 attentarono alla vita dei fratelli Lorenzo e Giuliano de Medici, che allora controllavano il potere politico ed economico della città. La congiura organizzata da Franceschino de’ Pazzi, fallì. Il giovane Giuliano di soli 24 anni venne ferito a morte, ma Lorenzo si salvò miracolosamente e il popolo di Firenze lo vendicò e lo acclamò, rafforzandone il ruolo politico e culturale all’interno della città e consegnandolo alla storia come “Lorenzo il magnifico”.  Il fratello minore di Lorenzo (chiamato dal poeta Poliziano il “Principe della Gioventù” amatissimo dal popolo fiorentino) che restò vittima della congiura era legato da una difficile storia d’amore a Fioretta Gorini, figlia di un mercante di stoffe, che alla morte del suo amato era in attesa del loro primo figlio, il futuro Papa Clemente VII.
 Il cast interprete dell’opera nel disco coincide, con due sole eccezioni,  con il cast che ha portato in scena il musical al suo debutto milanese. Giuliano è interpretato da Edoardo Luttazzi, attore romano che negli ultimi anni ha lavorato in diverse produzioni di musical. Il personaggio di Fioretta è interpretato dalla brava Valentina Spalletta, che si era già messa in evidenza per la sua  interpretazione di Rizzo in Grease con la Compagnia della Rancia lo scorso anno. 
Graziano Galatone, nel ruolo di Lorenzo ci regala una delle più belle liriche dell’opera: “Amante mia” in cui dichiara tutto il suo amore alla sua città, una delle arie più amate dallo stesso Ortolani.  Il ruolo di Franceschino de’ Pazzi, interpretato da Sandro Querci nella messa in scena milanese,  è affidato alla voce di Simone Sibillano. 
Marco Manca nel ruolo di Pico della Mirandola (interpretato da Luca Simon nella prima milanese), il Poeta Pulci (Marco Stabile), Fra Arlotto (Maurizio Semeraro), sono i protagonisti di uno dei brani più divertenti e di difficile esecuzione, “Follia della cultura”, in cui seguendo uno ostinato di violini i nostri passano in rassegna tutti i possibili nomi che possono essere dati ad una bambina ottenendo uno straordinario effetto comico. Ad un primo ascolto non è chiara invece la scelta fatta dalla produzione e dall’autore di ordinare i brani non seguendo perfettamente quella che è la successione dei quadri dell’opera.
Ad esempio la scena della partita di calcio segue immediatamente la scena di apertura caratterizzata dalla presenza del coro, e nel disco la si trova soltanto alla traccia 8, e il trio Fioretta – Cencia –Giuliano , “Un figlio da lui”, che nel disco è posto poco prima del finale in realtà nell’opera anticipa il confronto tra Lorenzo e Giuliano, nel duetto “Fratello mio”.
 Questi interventi non fanno tuttavia smarrire il fil rouge che lega tutte le arie dell’opera, anzi si può forse dire che, volendo azzardare un’ipotesi, queste sono state scelte dettate proprio dall’esigenza di rendere più forte la coerenza narrativa dell’opera a beneficio di chi si sarebbe accostato a questo lavoro soltanto attraverso il disco. 
Insieme al CD è stata pubblicata anche  la partitura dell’opera, nella riduzione per voce e pianoforte, che ricalca lo stesso ordine di successione delle arie scelto per il disco.
La partitura con le liriche di Lorenzo Raggi e Mae Kroville, è edita da Ricordi.

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