Ammore e malavita

cover ammore malavitaPivio & Aldo De Scalzi/Nelson
Ammore e malavita (2017)
I Dischi dell’Espleta ESP061
32 brani (15 canzoni + 17 di commento) – Durata: 79’00”



I Manetti Bros. colpiscono ancora e fanno centro con un poliziottesco partenopeo in veste musical! Una vera sinfonia visivo - sonora di canzoni e proiettili con musiche che volteggiano tra sceneggiata napoletana, disco music anni ’70, funky sfrenato e sonorità moderne da action hollywoodiano. I compositori genovesi Pivio e Aldo De Scalzi hanno scritto una score davvero entusiasmante sia abbinata alle immagini strabilianti dei fratelli registi romani che separate da esse, con le liriche delle canzoni curate dal cantautore campano Nelson (al secolo Alessandro Nelson Garofalo), vere e proprie narrazioni dialoganti della pellicola con clamorose performance degli attori protagonisti stessi: un tutt’uno senza le quali la storia non avrebbe l’impatto passionale ed adrenalinico che si merita e che lascia un segno indelebile dopo l’uscita dalla sala cinematografica.

La partitura canora e quella strumentale sono un flusso emozionale che scorre a tutta velocità, con rari momenti di quiete, che travolge l’ascoltatore e il pubblico al cinema e su CD. Insomma, se non lo avete ancora capito, trattasi della migliore colonna sonora del nostro Cinema di quest’anno, in cui Pivio & Aldo De Scalzi, con l’ausilio rilevante di Nelson, hanno tirato fuori dal cilindro magico le più belle note su pentagramma della loro carriera, dopo già i meravigliosi risultati raggiunti con innumerevoli soundtracks, tra le quali la pluripremiata pellicola Song’ e Napule e la serie di successo, targata Rai, de L’ispettore Coliandro (attualmente in onda su Rai 2 con una nuova stagione), entrambe dirette dai Manetti Bros. Con i due registi, i due compositori liguri vantano un duraturo sodalizio con oltre venti score tra Cinema e TV, e con Ammore e malavita segnano un traguardo importante nella loro collaborazione: un Musical travestito da classico action nostrano anni ’70 e qualche puntatina nella cinematografia di John Woo (vero idolo dei Manetti Bros.) e la sceneggiata strappacore di Mario Merola. Il CD dell’etichetta personale di Pivio & Aldo De Scalzi, I Dischi dell’Espleta, si apre sulle note della bellissima canzone “Bang Bang” – citazione bondiana e barryana nell’arrangiamento – interpretata incredibilmente e appassionatamente da Serena Rossi (che rammenta nelle modulazioni della voce, tenera e vigorosa al contempo, quella di Anna Tatangelo), Franco Ricciardi e Giampaolo Morelli: un inizio folgorante!
Proseguiamo con le canzoni dialettali, 15 in totale, passando a “Al mio funerale” con un Carlo Buccirosso strepitoso (sembra a tratti Peppino De Filippo nei toni ironico irriverenti), tra funky, melodramma e orchestrazioni anni ’70 alla John Barry di 007; ballabile e frenetica alla Febbre del sabato sera la clamorosa “Scampia Disco Dance” con performance di Tia Architto, Andrea D’Alessio, Fatimah Pavillon, Joshua Thorpe, Ike Grimes, Jenie Ranger Pepin, Brandon Christian e Giovanni Napolitano; funky rock robusto e pulito nella brevissima “E mo’ che fate” di Ivan Granatino; “La canzone della serva” è rock metallaro con Claudia Gerini sbalorditivamente energica e assordante con coretto femminile sguaiato; “’O secondo” ci fionda nel funky acido di un verace e granitico Franco Ricciardi; stupitevi con la versione partenopea “L’amore ritrovato”, abbastanza fedele nell’arrangiamento anni ’80, di “What a Feeling” di Giorgio Moroder, Keith Forsey e Irene Cara dal cult Flashdance interpretata simpaticamente da Serena Rossi, grande rivelazione attoriale e canora di questo film; “’O contrabbandiere” è Antonio Buonomo che tra il succitato Barry e sceneggiata napoletana alla Merola intrattiene melanconicamente immerso in un sound all’opposto frizzante ed enfatico come spruzzi d’onda tra gli scogli; “Guaglione ‘e malavita” di Castagnola, Tartuffo, Liccardo, Della Volpe e Nelson, è rap psichedelico con le voci smargiasse di Giampaolo Morelli, Franco Ricciardi e Raiz; “Chiagne femmena” interpretata da Pino Mauro ci ripiomba nella sceneggiata tipica di Napoli con arrangiamenti enfatizzanti la tragicità degli eventi; “Ammore e lusso” è un duetto ilare tra Gerini e Buccirosso che attenua i toni tragico-energici delle altre canzoni, con uno scambio comico degno delle migliori canzonette da film della tradizione popolare delle nostre commedie, vedi Mastroianni e Vitti di Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca); “Strozzalone Legacy” è genuino funky che strizza l’occhio alla score de L’ispettore Coliandro con testo in inglese interpretato da Ronnie Marmo; acida ed esagerata “E mo’ che faccio” di Granatino; “Viento ‘e libertà” di Raiz e Giampaolo Morelli è pop melodico che i due interpreti rendono crepitante di ira e passione melodrammatica; la conclusiva song “Nun è Napule” è funky disco hawaiano vitale e schernente con la Rossi, Morelli, Claudia Federica Petrella, Marmo, Gerini e Buccirosso in coro o singolarmente che chiudono in bellezza la sezione canzoni di questo musical action gagliardo. Per quel che riguarda i 17 brani strumentali inseriti tra una canzone e l’altra nel CD, Pivio & Aldo De Scalzi, in taluni casi supportati nella composizione dai fidati collaboratori di sempre Claudio Pacini e Luca Cresta, creano un substrato commentativo di ampia validità per le immagini, rifacendosi agli stilemi sonori di molti blockbuster d’azione moderni: “Arriva Pistillo” è oscuramente percussivo e dissonante; “Prima dell’arrivo delle tigri” è sinteticamente ambient e tensivo; “Arrivano le tigri”, horror metallaro e rintronante; “Transito teso” fa l’occhiolino ai Pink Floyd e al David Arnold di James Bond; “Tigre contro tigre” gioca con la tensione ritmica e synth, tra hard rock e sound sintetico action anni ’80; “Attacco ai camorristi” è incubo sonoro vangelisiano; “Action barcone” tra percussioni varie roboanti e archi in velocità è traccia indiavolata in stile 007 score con Daniel Craig; “Sleuther” reale scary music; “Tra Ny e la barca” punta ancora una volta su ritmi percussivi incessanti, suoni sintetici lunghi e atmosferici e massima tensione; “Ciambellano” richiama le vibranti e assordanti lunghe linee synth e percussive tanto in voga oggi, simil Hans Zimmer & Soci; “Abbia un getto” è inizialmente marziale per lasciare il passo ad una seconda parte metal; torna lo Zimmer di Inception e Batman Begins in “Porto Salvo”; “Sopravvivi al macello” accresce la tensione attraverso effetti synth angoscianti; la traccia più lunga tra quelle di solo scoring originale, “Finto funerale”, ricorda i passaggi ritmici e da incubo della partitura innovativa di Zimmer per Black Rain con la carica adrenalinica che cresce a dismisura; “The Last Beach” prosegue il discorso sonoro del brano precedente con una breve tromba solista evocativa; un folle carillon da giostra apre “Marea rossa” per spegnersi in un suono di archi e ritmiche oppressive; infine “Funky finale” ci riporta ai temi alla Shaft tanto cari ai compositori genovesi per i fratelli registi romani.
Una score da ascoltare tutta d’un fiato per goderne le mille sfaccettature e citazioni colte! Bravi tutti!!!         

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