Alfred Schnittke - Film Music Vol. III

Cover Schnittke Volume IIIAlfred Schnittke
Alfred Schnittke - Film Music Vol. III (2007)
Capriccio 71127
16 brani – durata: 69’50’’



Il terzo volume edito dalla Capriccio dedicato alle composizioni scritte da Alfred Schnittke per lo schermo rappresenta un’ulteriore testimonianza del genio artistico del compositore russo-tedesco.
Il presente CD propone due suite relative alle colonne sonore composte per i film Rikki-Tikki-Tavi di Alexander Sgouridi e La novella del cammino di Alexander Mitta, redatte e edite dal Maestro Frank Strobel in collaborazione con la Casa Editrice musicale Sikorski di Amburgo. Rikki-Tikki-Tavi è un film-documentario sulla vita degli animali, ispirato al Libro della Giungla di Kipling,  firmato da Alexander Sgouridi e prodotto nel 1975 dal ZentrNautschfilm (Studio Centrale del cinema popolare e educativo), studio che ha visto la realizzazione di numerosi importanti film quali Dersu Usala di Akira Kurosawa.
La musica di Schnittke ha un carattere prevalentemente descrittivo e atmosferico, dalle forti tinte romantiche e dagli accenti epici, ma evidenzia allo stesso tempo una formidabile raffinatezza ritmica e strumentale come nel brano 5 ("Kampf" – Lotta fra i serpenti cobra e la mangusta).
La grande attrattiva del CD è in realtà rappresentata dall’avvincente partitura composta per il bellissimo film La novella del cammino realizzato nel 1982/83  da Alexander Mitta, artista che ha contribuito in modo determinante al rinnovamento del cinema sovietico post-stalinista.
La novella del cammino (Skaska stranstviy, Mosfilm – Berendov Praha – Romania Film Bukarest) è una fiaba per  adulti e bambini e narra la storia di due fratelli, Marta (Tatyana Aksyuta), dal carattere pratico e materno e May (Ksenja Piryatiskaya) dalle forti capacità magiche nell’individuare oro e oggetti preziosi. I due fratelli preferiscono peraltro condurre una vita semplice, alla giornata, come mendicanti.
La notte di Natale May viene rapito da alcuni briganti e Marta nel suo disperato inseguimento si ritrova nel carro di Orlando, un viandante filosofo e filantropo che diventa così il suo compagno di viaggio alla ricerca del fratello. Il cammino è costellato da innumerevoli difficoltà e ostacoli: imprigionati nella torre di un castello posto in cima a un monte, Orlando con la sua fantasia creativa costruisce un aliante con il quale ritrovano la libertà e possono proseguire il cammino.
I due si ritrovano nei luoghi bui e angoscianti della città della peste e, mentre cercano di liberare dei bambini legati a un albero, Orlando viene attaccato da una strega vampiro e perde la vita. Marta prosegue da sola la ricerca di May e dopo molti anni, un giorno viene avvistata da un principe in battuta di caccia, che si rivela essere proprio suo fratello.  Egli la fa condurre alla sua corte dove vive in un delirio di onnipotenza e lussuria. Quando la sorella decide di fuggire da un mondo che reputa superficiale e insignificante anche il fratello May è illuminato e in un atto di conversione, si ravvede e si libera dei poteri magici che hanno alterato la sua natura umana. Il suo regno frivolo e fatuo crolla mentre egli, come già  Orlando, costruisce l’aliante che porterà i due fratelli verso una vita nuova più vera e profonda.
La colonna sonora accompagna il film quasi per la sua intera durata (72’ sui 103’ del film) in quello che potremmo definire un vero trionfo di estro, fantasia musicale e raffinatezza strumentale che sa associarsi in modo superlativo al carattere fiabesco del film.
Vorrei mutuare una felicissima considerazione  del grande Alberto Arbasino scritta in una sua recensione pubblicata da La Repubblica il 7 aprile 1996 relativa a un concerto berlinese che in realtà era stato eseguito nella capitale tedesca nel settembre dell’anno precedente, dove anche noi eravamo presenti e in cui veniva presentata la Suite dalle Anime Morte di Gogol  per orchestra di Schnittke.
Riferendosi al compositore afferma lo scrittore “…subito si sente il compositore di qualità…siamo ben lontani dal minimalismo secchione (dei Glass, dei Riley o dei Reich …o dei Nyman ndr) con le sue iterazioni seriose e gli ossequi automatici….”
Nel 1976 Schnittke compone la colonna sonora per un altro lavoro di Alexander Mitta, Come lo Zar Peter riuscì a sposare il suo moro (Skaz pro to, kak car Peter arapa zenil, Mosfilm) un film-fiaba di forte impronta storica.
Uno dei temi principali della sua musica diviene poi motivo portante del suo trionfale Concerto Grosso 1 per 2 violini e orchestra d’archi (1977), opera dedicata al grande violinista Gidon Kremer e annoverato come il pezzo di musica contemporanea più eseguito e registrato a livello mondiale.
Dal mondo cosmico ed enigmatico del suo 5. movimento (Rondò), dove bachiane atmosfere si fondono in modo stupefacente ai ritmi di un tango, parte l’ispirazione che porterà alla creazione del Leit-Motiv che percorre la musica composta per La novella del cammino: è straordinario l’accostamento delle due partiture dopo un ascolto ravvicinato.
Il motivo ispirato al Concerto Grosso 1 lo troviamo nel brano 1 ("In der Fledermaushoehle" – La grotta del pipistrello) con l’avvincente atmosfera creata dal sapiente uso del clavicembalo nel sottofondo del tema intonato dagli archi, nel brano 3 ("Liebeserklaerung, Orlandos Thema" – Dichiarazione d’amore, Tema di Orlando), magnificamente dal violino solo così come nel brano 8 ("Tanz, Walzer, Orlandos Tod" – Danza, Walzer, Morte di Orlando) in cui si riproduce in diverse variazioni eseguite dagli archi e vari strumenti: gli accordi dal forte carattere ritmico pop-rock intonati da piano, violino e chitarra elettrica lasciano poi il posto alla fulminante marcia-walzer che annuncia la morte di Orlando improvvisamente introdotta dai lugubri interventi del piano amplificato che evocano le note e le atmosfere del Postludio (6. movimento) del Concerto Grosso 1.
Lo straordinario caleidoscopio sonoro creato da Schnittke trionfa nelle mani esperte e raffinate del Maestro Frank Strobel che ne propone un’interpretazione profonda e intensa ma allo stesso tempo analitica e asciutta, magnificamente coadiuvato dalla formidabile falange del Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, da cui ottiene un suono vellutato e trasparente, superbamente colto nella registrazione dai tecnici della Capriccio.
Sicuramente da annoverare fra le grandi realizzazioni musicali del 2007.

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