Manuale d’amore 2 (capitoli successivi)

cover_manuale_damore_2.jpgPaolo Buonvino
Manuale d’amore 2 (capitoli successivi) (2007)
EMI 0946 389331 2 0
17 brani (5 canzoni + 12 di commento) – durata: 46’36”

 

Il gradevole sequel di Manuale d’amore (2005) conferma il sodalizio tra il regista Giovanni Veronesi e il compositore Paolo Buonvino. Come nel caso del primo film anche questo Manuale d’amore 2 è suddiviso in episodi (i migliori quelli con Verdone & la bella scoperta Elsa Pataky e Albanese & Rubini), e anche stavolta la musica di Buonvino centra il bersaglio emozionale. Soprattutto per merito della bellissima canzone portante del film “Eppure sentire (Un senso di te)“ interpretata magnificamente da Elisa.

Presente anche in versione inglese, “One Step Away”, la canzone è la quintessenza di dolcezza e abbandono ai ricordi insieme, sentimenti alla base di relazioni d’amore combattute che permeano la pellicola. Elisa, dal canto suo, riesce a dare un’interpretazione da pelle d’oca lungo la schiena sia nell’esecuzione in lingua inglese che nella versione finale unplugged. La versione originale della canzone la si trova nello splendido “Best of” di Elisa dal titolo, molto congeniale alla nostra rivista web, “Soundtrack ’96 – ’06 / Greatest Hits” (consigliato a chi ama la cantante e a chi ancora non la conosce e vuole scoprire le sue immense doti canore).
Il compositore siciliano non solo ha composto la canzone che diviene tema principale di tutta la colonna sonora, ma ha scritto tutte le restanti songs presenti nel CD: a partire da “Shake the World” interpretata da Massimo Bonano per finire con “She’s in the Wind That Blows” e “The Coldest Snow” eseguite da Ali Soleimani Noori si tratta di spumeggianti brani pop e folk orecchiabilissimi. In special modo “Shake the World” è la versione ritmata di “Eppure sentire (Un senso di te)”.
Parlando della score non si può far a meno di sottolineare la grande abilità compositiva e orchestrale di Buonvino sul podio della Roma Sinfonietta, supportato da solisti del calibro di Gilda Buttà al pianoforte, Carlos Nùnez ai flauti celtici e Simone Salsa al clarinetto, giusto per citarne alcuni.
Brani quali l’iniziale “La sveglia”, un concentrato di flamenco scatenato e archi e fisarmonica che si innestano con ariosa delicatezza a presentare il tema principale, “Fisioterapie”, piano e clarinetto che giocano con gli archi a creare un leitmotiv di estrema grazia (il pezzo strumentale più bello di tutto il CD), “Mio padre”, la chitarra classica che ci fa ascoltare un nuovo tema di incredibile sensibilità emotiva dove, sul finale, entra il main theme come in un tenero abbraccio senza fine, il lungo “C’è la neve nei miei ricordi…”, dove il tema portante diventa dapprima un valzer per poi esserci riconsegnato attraverso il flauto celtico nella sua forma più mesta, sono tutti dei gioielli che portano l’ascoltatore a entusiasmarsi di questa OST.
Oramai è certo che Paolo Buonvino è uno dei migliori compositori italiani in circolazione e le sue colonne sonore sono sempre una piacevole scoperta!
     


 

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