New Babylon

Cover Nuovo BabiloniaDmitry Shostakovich
Das Neue Babylon / Novyi Vavilon/La Nuova Babilonia (1928)
8 brani - durata: 91'30"
Ein Jahr wie ein Leben / God, kak zizn / Un anno lungo come una vita (1965)
7 brani - durata: 44'19"
CD doppio Haenssler Classic 93188

La Nuova Babilonia (Novyi Vavilon, Lenfilm) commissionato nel 1928 dal Sovkino ai registi Gregori Kozintsev e Leonid Trauberg – allora direttori del Teatro FEKS, Fabbrica dell’attore eccentrico, a Leningrado -  viene annoverato fra i grandi lavori del cinema muto.

Colpiti dall’estro musicale di Shostakovich, già ampiamente manifestatosi con composizioni quali l’opera Il Naso e le prime due sinfonie, i due registi decidono di affidargli la realizzazione della colonna sonora del nuovo film che segna anche l inizio di un’intensa collaborazione artistica fra il compositore russo e Grigori Kozintsev che toccherà il suo apice con i due drammi di Shakespeare Hamlet (Gamlet, 1964 Lenfilm) e King Lear (Korol Lir, 1971 Lenfilm).
Le difficoltà esecutive incontrate da mediocri orchestre di cinema hanno portato quasi subito all’accantonamento della partitura che comunque il compositore è stato costretto ad adattare a tagli imposti al film e a problemi esecutivi e di sincronizzazione alle immagini.
La partitura è stata riesumata solo nel 1975 in occasione della morte del compositore e il direttore d’orchestra Gennadi Roshdestvenski ne ha redatto la suite finora comunemente utilizzata in occasione dei film-concerto con la proiezione della Nuova Babilonia e che in modo sintetico si adatta  allo svolgimento dei capitoli principali del film.
La registrazione del presente CD pubblicato dalla  Haenssler Classic si basa sulla ricostruzione realizzata dal maestro Frank Strobel sulla base del manoscritto originale del compositore conservato al Museo Glinka di Mosca e per lungo tempo inaccessibile, che contiene tutte le correzioni  e annotazioni che le difficoltà tecniche di esecuzione abbinata alle immagini avevano richiesto.
Il manoscritto è stato pubblicato dall’editore DSCH di Mosca che ha curato la revisione dopo un attento confronto con una copia  provvisoria della partitura custodita negli archivi personali del compositore.
Il maestro Strobel in collaborazione con la casa musicale Sikorski di Amburgo  ha quindi  realizzato l’adattamento e la sincronizzazione nel film della partitura originale che si riferisce alla prima esecuzione avvenuta il 18 marzo 1929.
La durata complessiva della colonna sonora originale (91’30’’) rispetto a quella della suite (45’32’’) testimonia l’importante lavoro a livello filologico e musicale.
La musica evidenzia una valenza marcatamente sinfonica e, evitando specificatamente una funzione puramente descrittiva, contribuisce ad esaltare il carattere ideologico e drammatico del film.
Nella Parigi della ‘commune’ del 1870 posta sotto assedio dalle truppe prussiane il dramma degli amanti  Louise - commessa nei grandi magazzini Nuova Babilonia - e del soldato Jean, che finiscono per trovarsi su fronti contrapposti, viene rappresentato da Shostakovich con una visione musicale che associa tensione drammatica a una forte carica ironica e parodistica.
La musica si muove in bilico nell’ambiguità del doppio piano nella perenne dialettica fra bene e male, miseria e consumismo esasperato, vita e morte. La borghesia corrotta e pronta alla capitolazione si ritrova nei temi dell’operetta (polka, can can, walzer…) in aperto contrasto con il carattere austero e riflessivo delle note che avvolgono il dramma della classe operaia.
Frank Strobel a capo dell’Orchestra Sinfonica della  Radio SWR restituisce l’affascinante partitura di Shostakovich al suo pieno valore cogliendo a fondo il carattere al tempo stesso drammatico e sarcastico della partitura in un’esecuzione avvincente per la grande intensità espressiva e  l’attenta dinamica delle sfumature timbriche.
Alla colonna sonora della Nuova Babilonia la Haenssler Classic abbina anche una suite in sette movimenti della musica composta nel 1965 per il film di Grigori Romal Un anno lungo come una vita (God, kak zizn), lavoro biografico che propone uno spaccato della vita di Karl Marx. Per un film abbastanza convenzionale e molto in linea con lo spirito del partito, non sorprende che Shostakovich fatichi a trovare l’ispirazione e consegni la partitura con notevole ritardo destando le ire del regista….
Malgrado l’argomento e la valenza ufficiale del film egli riesce comunque a creare una musica  fortemente atmosferica, dal carattere sinfonico e capace di trasmettere un forte impatto emotivo senza perdersi in toni enfatici e celebrativi, offrendo così un’ulteriore testimonianza del suo suggestivo mondo sonoro, costruito su un’impressionante raffinatezza strumentale, fantasia melodica, intenso lirismo e avvincente coloratura timbrica.
Anche questo suo singolare lavoro è percorso da una tensione interna che colpisce l’ascoltatore nello sviluppo dei suoi sorprendenti disegni sonori che lo trasportano dai fantasiosi motivi dell’ouverture in cui ritornano i temi rivoluzionari della Marseillese e Ca ira presenti nella Nuova Babilonia, agli incalzanti ritmi delle barricades che accompagnano le sequenze in cui la polizia attacca i manifestanti e che evocano i toni epici  che caratterizzano gli ‘scherzi’ delle sue grandi sinfonie quali la ottava e la decima.
Mentre le note gioviali della scene ("Little Waltz") anticipano la sua "Jazz Suite n.1, L’addio ("Farewell, Monologue") viene rappresentato da uno struggente adagio dal forte accento tardo-romantico caratterizzato da un suggestivo monologo della tuba che viene poi ripreso nel finale per introdurre il possente crescendo corale dell’orchestra dalle inconfondibili tinte bruckneriane. 
Sotto la guida di Frank Strobel il SWR Rundfunkorchester di Kaiserslautern si dimostra complesso di primo piano nel panorama musicale europeo grazie alla sua impressionante duttilità, al virtuosismo esecutivo così come per la suggestiva dinamica timbrica e il  suono intenso e compatto che riesce a produrre.
Con la sua visione romantica e l’ampio respiro del fraseggio che ottiene dall’orchestra, Frank Strobel sottolinea il profondo legame spirituale che lega Shostakovich all’universo sonoro di Mahler e Bruckner e conferisce nello stesso tempo alla partitura un pathos singolare per un’esperienza musicale sorprendente e coinvolgente, anche grazie alla magnifica riproduzione sonora realizzata dai tecnici della Haenssler Classic.
Un anno lungo come una vita risulta così una scelta vincente quale abbinamento al film  Novyi Vavilon di cui peraltro rimaniamo in fervida attesa della pubblicazione in DVD, ovviamente sincronizzato alla magnifica colonna sonora originale.

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