Alexander Nevsky

Cover Alexander NevskySergej Prokovjev
Alexander Nevsky (1938)
Colonna sonora integrale per il  film di Sergej Eisenstein – Prima registrazione mondiale
Marina Domaschenko, Mezzosoprano
Ernst-Senff-Chor
Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin
Dir. Frank Strobel
CD Super Audio Capriccio 71014
27 brani – durata: 55’


Nella Russia sovietica dell’anno 1938 avviene uno degli incontri più celebrati fra cinema e musica: il regista Sergej Eisenstein (1898 – 1948) e il compositore Sergej Prokovjev (1891 – 1953) realizzano nella pienezza di una comune visione artistica il film Alexander Nevskij per la Mos-film di Mosca. Il film narra le gesta del condottiero e santo

Alexander Nevskij che, raccogliendo un esercito di volontari nelle campagne, sconfigge il 5 aprile 1942 l’esercito invasore dei crociati dell’ordine teutonico nella famosa battaglia sul lago ghiacciato Peipus.
Il film rappresenta uno dei primi documenti del cinema sonoro russo che, al contrario , in occidente è già da tempo ampiamente diffuso.
La musica è chiamata a svolgere nel film un ruolo fondamentale nel raggiungimento di un’assoluta compenetrazione nelle immagini assecondando l’impegno del regista volto a trasmettere un forte messaggio politico-ideologico.
“..il ritmo della musica rende percettibile il movimento dell’immagine, non solo quella reale e visiva ma anche quella nascosta…” afferma Eisenstein e  Prokovjev coglie pienamente le intenzioni del regista lettone con la sua grande sensibilità per il movimento ritmico delle immagini e la sua non comune capacità di elaborare idee musicali legate alla dinamica dei diversi momenti scenici.
La simbiosi fra l’intensità espressiva delle immagini e la forte carica suggestiva trasmessa dalla musica esalta il carattere epico e patriottico del film e produce allo stesso tempo un forte impatto emotivo sullo spettatore. Nel 1939 il compositore decide di comporre una ‘Cantata’ per mezzosoprano, coro e orchestra basata sui temi utilizzati per la colonna sonora del film: lo scopo era quello di restituire alla musica quella ricchezza sonora che nelle precarie condizioni di registrazione nel film veniva solo in parte percepita. La ‘Cantata Alexander Nevskij’ è quindi diventata il testo musicale che successivamente accompagna la proiezione del film per essere poi integrato in via definitiva nella stessa pellicola utilizzata sia nella comune distribuzione che per le edizioni video e DVD in commercio.
Il presente  CD - nato dalla collaborazione del canale televisivo franco-tedesco Arte, dal secondo canale tv tedesco ZDF e della Radio D-Kultur di Berlino -  possiede un grande valore storico, artistico e filologico in quanto presenta la prima registrazione mondiale della partitura originale restaurata ed edita dal maestro Frank Strobel nel 2003.
Il direttore tedesco ha compiuto un delicato e complesso lavoro di filtraggio e corrispondenza della precaria registrazione originale con i manoscritti della partitura originale rinvenuti presso il Museo Glinka di Mosca. La partitura originale dischiude prospettive nuove e sorprendenti che paiono volte ad attenuare il carattere epico della musica  e a evidenziarne piuttosto i tratti poetici e la forte carica spirituale, colti in modo superlativo dall’ interpretazione del Maestro Strobel.
Il confronto con la Cantata è un paragone complesso e  affascinante e ci fa capire come la musica originale fosse comunque più rispondente alla sceneggiatura del film, anche se non raggiunge la compiutezza strutturale di una composizione da concerto.
Colpisce la grande trasparenza del tessuto strumentale che a volte sembra quasi voler assumere toni cameristici, mentre il tono intenzionalmente stridulo dei corni che annuncia l’avanzare dei crociati teutonici e il loro scomparire inghiottiti dal lago Peipus assume anche una funzione caricaturistica.
La differenze più evidenti riguardano la durata complessiva (55’56’’contro i 35’ della Cantata) e la prevalenza della scrittura sinfonica rispetto a quella corale: in particolare nell’introduzione eseguita dalla sola orchestra Das 13. Jahrhundert - Il 13. secolo e negli ultimi movimenti dal brano 22. ("Rueckkehr nach Pskow" - Ritorno a Pskow) fino al 27 (Finale) dove, al contrario della Cantata, l’ intervento del Coro è limitato al breve brano 25 ("Unser Heimatland, grosses Russland" – La nostra patria, grande Russia).
Particolarmente coinvolgente è la battaglia sul lago ghiacciato ("Schlacht auf dem Eis", brano n. 14) dove  Frank Strobel  riesce a creare un’attonita atmosfera di Endzeitstimmung che evoca visioni apocalittiche che lasciano successivamente  il posto all’avvincente ritmo dello scherzo che descrive il combattimento ("Der Kampf", brano n. 15) e  richiama i grandi accordi della 5. sinfonia e del balletto Romeo e Giulietta.
Il maestro tedesco conduce l’ascoltatore nelle ritrovate straordinarie dimensioni della musica di Prokovjev con un’interpretazione imponente, in cui il Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino si dimostra ancora una volta un superlativo strumento sonoro, dove una lucente forza espressiva dei fiati, unita al tono delicato dei legni e all’intensa e profonda limpidità degli archi, producono una sontuosa tavolozza timbrica magnificamente riprodotta dai tecnici della Capriccio.
L’Ernst Senff Chor di Berlino offre, inoltre, un contributo maiuscolo alla realizzazione discografica con il suo canto altamente coinvolgente e profondamente modulato nel gioco della  suggestiva interiore dinamica timbrica, mentre la mezzosoprano Mariana Domaschenko è la commovente interprete del Campo dei caduti ("Das Totenfeld", brano n. 22).
Dopo l’esecuzione della partitura originale restaurata della colonna sonora avvenuta il 27 novembre 2004 al Teatro Bolschoi a Mosca, il Maestro Strobel è stato insignito dell’Ordine del Santo Alexander Nevskij, la massima onorificenza russa in campo civile e culturale.
Per gli amanti del compositore russo, un’esperienza musicale da non mancare.

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