The Treasure of the Sierra Madre

Cover The Treasure of the Sierra MadreMax Steiner
Il Tesoro della Sierra Madre (The Treasure of the Sierra Madre, 1948)
Naxos 8.570185
22 brani - Durata: 60'17"

La colonna sonora del film in questione è stata composta nel 1948 da Max Steiner, compositore austriaco, naturalizzato statunitense, allievo di Gustav Mahler e autore delle più importanti partiture per film dell’epoca d’oro del cinema hollywoodiano. A tal proposito vorrei  ricordare titoli come Cimarron, western del 1931, King Kong (quello del 1933) e il suo più apprezzato lavoro, le musiche di Via col vento (1939).

Due precisazioni. Punto primo: Steiner si inserisce subito dopo il passaggio dal muto al sonoro quando a Hollywood si provano le prime registrazioni su piste multiple. Il suo lavoro di compositore di temi solenni, quindi, è l’ideale per un’industria nel momento del suo maggior splendore e per film dai grandi messaggi moralizzanti. Punto secondo: le partiture di Max Steiner sono caratterizzate da uno stile enfatico e sinfonico che deriva dalla sua formazione di musicista classico post-romantico. Questo per spiegare la OST del film qui in esame. Per questa storia di cercatori d’oro (diretta da John Huston e interpretata da Humphrey Bogart)  che devono fare i conti più con l’avidità che il prezioso metallo procura loro, piuttosto che con le difficoltà di una natura aspra e selvaggia, il compositore austriaco mescola i toni d’accompagnamento alla narrazione orchestrati con coloriture enfatiche a sonorità di stampo messicano. Il tema principale del film (e non solo), per esempio, utilizza strumenti e sfumature che si rifanno al Messico e anche alla Spagna: chitarre, trombe, mandolini, marimba, xilofoni. E’ questa mescolanza con vaghi sapori di flamenco e fanfare a dare spessore alla vicenda ambientata in centro-america.
Naturalmente tutta la colonna sonora ha il carattere d’accompagnamento ed amplificazione delle scene a cui lo spettatore sta assistendo (Non dimentichiamoci che ci troviamo ad assistere ad un film con forti intenti moralizzatori e portatore di un messaggio-leit motiv: la pericolosità dell’essere avidi). Non a caso i titoli dei vari brani sono una sorta di paragrafi della sceneggiatura. Si va infatti da “The Journey Commences” a “Texas Memories” e da “Indian Visitors” a “Madness” . L’intero score si svolge, pertanto, in un’ampia gamma di emozioni che i vari temi musicali producono, a partire dai momenti drammaticamente più o meno intensi per passare a quelli più avventurosi fino ad arrivare a quelli risolutivi della vicenda.
Questa colonna sonora è stata rieditata nel 2000 dall’etichetta NAXOS per la collana Film Music Classic. Ad eseguirla, presso il Mosfilm Studio di Mosca nell’Ottobre del 1999, c’era la Moscow Symphony Orchestra and Chorus diretta da William Stromberg.
Un solo brano non è composto da Max Steiner: si tratta di “El Desayuno” di Alfonso Sanchez . Brano dai toni vivaci e che alterna al flauto traverso l’uso di trombe e chitarra classica nel più classico dei generi messicani.

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