Objective, Burma!

Franz Waxman
Obiettivo, Burma! (Objective, Burma!, 1945)
Naxos 8.557706
13 brani – Durata: 71'38"

La colonna sonora qui in esame accompagna le immagini di uno dei grandi film del periodo più comunemente definito “classico” del cinema hollywoodiano: Obiettivo, Burma!. Grande pellicola di un grande regista, Raoul Walsh autore, per chi non lo ricordasse, di opere diventate capisaldi della storia del cinema: Il grande sentiero (1931), Una pallottola per Roy (1941), Tamburi Lontani (1952), solo per fare alcuni esempi.  E altrettanto grande è il compositore delle musiche di questa storia di un plotone di soldati in missione nella giungla birmana durante la seconda guerra mondiale: Franz Waxman. Tedesco di origine ebraica, sfuggito alla persecuzione nazista, ha tra i suoi lavori le partiture di film importantissimi per i quali durante la sua carriera ha avuto ben dodici nomination e due oscar (Viale del Tramonto, 1950 e Un posto al sole, 1951).

L’operazione che qui Waxman compie consiste soprattutto nella traduzione in musica della storia del film. L’adesione del commento musicale alle immagini è pressoché totale. I motivi ammiccano alla marcia militare quando vengono mostrati i soldati al campo base; si fanno solenni durante la preparazione alla missione, con forte uso dei fiati, o assumono toni concitati con l’uso di tutta l’orchestra nei momenti in cui, per esempio, il plotone è costretto a rinunciare alla ricognizione aerea. Non mancano gli accompagnamenti drammatici che sostengono e enfatizzano le parti più toccanti: la scoperta dei corpi di una parte di plotone disperso è sorretta da ritmi lenti, con uso di archi. Il finale, liberatorio dopo un’estenuante missione, spalleggia musicalmente l’arrivo degli aerei dell’esercito: i toni sono allora trionfalistici.
Una nota di merito va inevitabilmente a John Morgan che ha ricostruito la colonna sonora recuperando la partitura originale. Nel CD rieditato dalla Naxos, e qui analizzato, le musiche sono eseguite magistralmente dall’Orchestra Sinfonica di Mosca, diretta da William T. Stromberg.
Una colonna sonora di grande impatto, i cui rimandi alla musica classica (e a Stravinskij, per esempio) sono fortissimi. Non siamo davanti a una mera composizione di accompagnamento ma al trasferimento sonoro delle emozioni che il film (la sceneggiatura) compie con le parole e le immagini.

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