Massacro al Grande Canyon

cover_massacro_grande_canyon.jpgGianni Ferrio
Massacro al Grande Canyon (1964)
GDM Music CD Club 7053
24 brani (20 di commento + 4 canzoni) - durata: 51'18"

 

Massacro al Grande Canyon è un film molto importante dal punto di vista storico perché fu il primo western interamente italiano. Nonostante ciò, sarebbe inappropriato catalogarlo come uno spaghetti-western perché i registi che vi lavorarono (Alfredo Antonini e Sergio Corbucci) più che reinterpretare in maniera originale le atmosfere dei western americani, le ricrearono abbastanza pedissequamente.

La stessa valutazione può essere fatta anche per la colonna sonora che ha un sapore decisamente hollywoodiano ed è quindi molto lontana dai ruvidi accenti epici che caratterizzeranno successivamente il western all’italiana. D’altra parte bisogna tener presente che il film venne girato qualche mese prima di Per un pugno di dollari e di conseguenza la rilettura italiana del genere non era ancora pervenuta ad una precisa codificazione stilistica né dal punto di vista cinematografico, né da quello musicale. Gianni Ferrio, dunque, compone una partitura tenue che non avrebbe sfigurato in un film romantico e dove l’impianto orchestrale è dominante, sebbene qua e là si affaccino timidamente dei tocchi di chitarra classica, ad esempio nella canzone “Cowboy” (C. Danell/G. Ferrio) cantata da Read Dana e in “Nancy’s Theme”; degli innocui fraseggi di chitarra elettrica, come nel brano “Il tradimento”; dei passaggi cadenzati dal basso, come nella quinta versione di “Wess”. Anche l’armonica a bocca viene usata con estrema parsimonia, per la precisione unicamente nel tema a commento della morte dello sceriffo (traccia 10). Solo in “Pascoli rossi” e “La grande fuga” - sequenza drammatica la prima, più mossa la seconda – lo score tende finalmente a prendere quota e si avvertono in nuce gli elementi dello stile di Gianni Ferrio che emergeranno pienamente nei capolavori degli anni a venire, tra i quali si possono citare Un dollaro bucato (1965), Per pochi dollari ancora (1966), Joe! Cercati un posto per morire (1968) oltre ai più tardi Amico, stammi lontano almeno un palmo… (1973) e California (1977): a differenza di Massacro al Grande Canyon, tali composizioni ci restituiranno una più nitida percezione del contributo, peraltro non secondario, dato dal Maestro al western.
In definitiva si tratta di un disco da consigliare soprattutto ai collezionisti che apprezzeranno l’aggiunta di ben 12 tracce alternative, tra cui due versioni stereo della canzone sopraccitata, alle altrettante già presenti nell’LP pubblicato all’epoca dalla CAM (CMS 30-097).

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