Il Dio Serpente

cover_dio_serpente.jpgAugusto Martelli
Il Dio Serpente (1970)
Cinevox MDF 33/40
26 brani - Durata: 68’57’’

 

Augusto Martelli compone un’ottima colonna sonora per il Il Dio Serpente, film di Vivarelli del 1970 in cui Paola giunge ai Caraibi per riunirsi con il marito, ma finisce per cedere al fascino di Stella, donna di colore.

“Djamballa” è un brano di percussioni impattante sostenuto dall’Hammond e tutto innestato su un coro disarticolato.
“Beryl’s Tune”si colora del vibrato dei fiati su ritmi funky .
“Zombie’s Mood” si sviluppa su sperimentazioni vocali e percussioni intonate. Sullo sfondo armonie minori e continui decrescendo.
“Drums and Drums” è una percussione rimbalzante con accelerando finale.
“Beryl no Two “riprende il leitmotiv “Djamballa” stemperandolo in un acquerello sonoro e si sviluppa su atmosfere bossanova elettrificate.
E arriviamo a “Siempre cantando”, brano dal sapore latin-jazz e tex-mex, con trombe araldiche, coro nachos  e scansione ritmica  del duo basso chitarra.
“Ciche-ton-ton” riprende il leitmotiv facendolo variare dagli acuti di un ottavino.
“Egual” ripropone un leitmotiv stressato e ridondante, quasi un miagolio, con gli accordi di chitarra in scenografia.
“Il Dio Serpente” sconfina nel misticismo dell’organo e si inarca sulla morbidezza del flauto creando un vero e proprio capolavoro di R&B.
“Beguine venezuelana” è un pastello notturno di grande intensità armonica.
“Pepito das muras” riprende il leitmotiv su una struttura ritmica concitata.
“Yamma yamma” inserisce un battito di mani  in contrappunto, con abbellimenti e trilli in punto esclamativo.
“Mood” riparte sui notturni da R&B, con gli ottoni in evidenza.
C’è poi tutta una sezione dedicata alle bonus tracks, con variazioni assortite del leitmotiv che sconfinano nella musica etnica, nell’ambient, nello svisato, nello smorzato, nel blues, nel segnale sonoro e nel tango
Svettano sempre, su tutto, il magnifico leitmotiv e la ricerca  enciclopedica di Martelli.
Da non perdere.

 

Stampa