Annibale
Carlo Rustichelli
Annibale (1959)
Digitmovies CDDM 123
36 brani - durata: 73'20"
Dal copioso curriculum cinemusicale di Carlo Rustichelli, la Digitmovies estrae Annibale, un altro capolavoro dimenticato e per la prima volta disponibile su CD. Il film, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia e interpretato dalla star americana Victor Mature, rievoca liberamente e romanzescamente le imprese del generale cartaginese durante la Prima guerra punica (218-202 a.C.).
Nell’intreccio narrativo e nella partitura viene dato particolare risalto da un lato alle scene d’azione imperniate sulle battaglie e sugli spostamenti delle armate, dall’altro all’improbabile storia d’amore tra Annibale e Sylvia, la figlia del rivale del generale, il senatore romano Quinto Fabio Massimo. Il CD si apre con un brano di tono epico che verrà riproposto più volte successivamente, seppure eseguito a diverse velocità: è questo il tema principale (“Seq. 1”), una marcia per archi e fiati ritmata da timpani monolitici che si fa più rallentata e stirata nella “Seq. 2”, per sottolineare l’imponenza e insieme lo sforzo fisico dell’esercito africano, impegnato a varcare le Alpi trascinando con sé, nella neve e nel ghiaccio, gli elefanti da guerra. L’altro caposaldo della colonna sonora, anch’esso frequentemente reiterato, è lo splendido tema romantico all’interno del quale viene incorniciato l’idillio con Sylvia, proposto prima per sax, flauto ed archi (“Seq. 6”) e poi eseguito da un languido violino solista (“Seq. 10”). Il lungo commento alla battaglia di Canne (216 a.C.), che occupa circa 10 minuti (dalla “Seq. 22” alla “Seq. 27”), è senza dubbio un punto nodale dello score: striduli attacchi orchestrali a fanfara, intrecciandosi con vari temi, tra i quali quello d’apertura, disegnano una concitata alternanza di climax ascendenti e discendenti e documentano con la dovuta enfasi, visto che il racconto è focalizzato sui cartaginesi, l’effimero trionfo di Annibale.
Una marcia con coro operistico (“Seq. 4”), un tema di ispirazione religiosa (“Seq. 7”), qualche spunto drammatico (“Seq. 13”), un passaggio allegro, quasi circense, che diventa araldico nella parte finale (“Seq. 11”) completano un lavoro che, pur presentando delle inevitabili ripetizioni, tiene sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore grazie alla sua flessibilità emotiva. Gli ultimi quattro brani sono invece delle bonus track, per lo più versioni alternative non utilizzate nel film.
Dal punto di vista compositivo, va notato come Rustichelli abbia saputo conferire alle note un valore aggiunto di tipo narrativo che va al di là di quello puramente espressivo: nella drammaticità e nel senso di tragica ineluttabilità di cui sono permeate molte delle armonie, viene adombrato il dramma storico della civiltà cartaginese, destinata a soccombere definitivamente nei decenni a venire di fronte all’inarrestabile ascesa di Roma. Non è un caso dunque se la “Marcia romana” (“Seq. 22”), il motivo dedicato ai soldati dell’Urbe nell’imminenza del disastroso – per loro - scontro di Canne, ha inaspettatamente toni più festosi, perchè metaforicamente anticipa l’irreversibile declino di Cartagine, che, sebbene fosse ancora lontano nel tempo, era già scritto nella storia.
In sintesi, siamo di fronte ad una OST di grande intensità il cui fascino antico non viene svilito neppure da una qualità del suono tecnicamente non ineccepibile, causata, come avverte una nota sul retro della confezione, dal deterioramento dei nastri originali.