Valkyrie

cover_valkyrie.jpgJohn Ottman
Operazione Valchiria (Valkyrie – 2008)
Varese Sarabande 302 066 937 2
18 Brani – Durata: 63’16’’

Il drammatico eroismo di “They’ll Remember You”, la cui esecuzione corale combina carattere celebrativo ed imponenza, apre la partitura composta da John Ottman per Valkyrie, film interpretato da Tom Cruise che narra la storia del Comandante Claus von Stauffenberg, ovvero colui che tentò di uccidere Adolf Hitler.

La costruzione tematica per archi e l’esecuzione vocale che alterna momenti d’insieme di grande spessore alla ricerca del singolo conferisce al tutto un gusto indubbiamente amaro, drammatico, carico d’importanza.

Ottman svolge un buon lavoro nello scrivere pagine in cui la componente action si fonde assieme a questa vena drammatica che caratterizza l’intera partitura. Il risultato è una scrittura corposa, muscolosa, con un largo utilizzo di timpani e ritmiche serrate, che si alternano ad esecuzioni più libere in cui la costruzione tematica trova maggior sfogo. “Operation Valkyrie” riassume bene queste caratteristiche, e porta con sé lo stile tipico del compositore statunitense, attraverso un’atmosfera cupa che ricorda momenti provenienti dal suo X-Men 2. Più interessante dal punto di vista ritmico “What’s This Really All About?”, nel quale troviamo, oltre ad un trionfo di timpani, anche una componente elettronica atta ad enfatizzare questa vena cupa in cui l’atmosfera prevale sul tema.

In effetti si fatica a trovare un movimento particolarmente incisivo o memorabile, in quanto l’autore predilige un approccio molto in voga negli ultimi anni, quindi ritmiche serrate, ostinati d’archi ed elettronica pulsante trovano maggior spazio rispetto alle timide note di pianoforte che spuntano in “Midnight Waltz”, dove è possibile gustare un sapore che rievoca gli anni della Seconda Guerra Mondiale.

Non tarda a far capolino anche un gusto più minimalista, con sfumature dissonanti, che si distinguono in particolar modo nei brani “Getting Signature” o “Second Lost”, per poi passare ai momenti d’ampio respiro per grande orchestra di “Long Live Sacred Germany”, più incisivi e orecchiabili, grazie ad un’esplosione tematica per archi brillante e capace di coinvolgere fin dalle prime note l’ascoltatore.

John Ottman sfrutta le sue capacità per scrivere pagine musicali che strizzano spesso l’occhiolino ai suoi lavori passati, dalle muscolose X-Men 2, Fantastic Four o Superman Returns alle più claustrofobiche o elettroniche House Of Wax e Cellular. La componente marziale ed eroica risulta essere il pilastro portante dell’intera composizione, grazie ad una scelta ritmica incisiva e prorompente, ma l’atmosfera, i brevi momenti caratterizzati da dissonanze e l’impasto elettronico che tende a generare un’aria cupa e pesante sono tra gli elementi maggiormente utilizzati nell’intera colonna sonora.

Una partitura infine piacevole, a tratti anche originale, che lascia spazio sia ai classici stilemi dell’artista che a costruzioni più innovative; purtroppo nessun tema o movimento spicca in particolar modo, quindi nell’insieme la composizione è fin troppo amalgamata, pur trovando i suoi momenti di maggior splendore nell’esecuzione corale di “They’ll Remember You” e in quella d’ampio respiro di “Long Live Sacred Germany”.

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