28 Mar2008
Cinecocktail 4: The Italian Horror Show
AA.VV.
Cinecocktail 4: The Italian Horror Show (2008)
Beat Records CDX 1005
CD + DVD: 22 brani - Durata: 72’ 35”
Cinecocktail 4 the Italian Horror Show, ultimo prodotto della collana licenziata dalla casa discografica romana Beat Records, permette all’ascoltatore di compiere un viaggio in una terra di confine, in zone esplorate da artisti che hanno regalato al pubblico grandi pellicole e colonne sonore tra gli anni ‘70 e ‘80 e che hanno spesso catturato lo spettatore spedendolo nel mondo esoterico, paranormale e così squisitamente terrificante della cinematografia horror all’italiana. Questo CD contine alcune tracce selezionate ad hoc nel catalogo cinemusicale più rappresentativo di un filone, orbitante intorno a registi famosi come, soltanto per citarne alcuni, Lucio Fulci, Mario e Lamberto Bava e Dario Argento.
Poiché i film horror sono quelli più spiccatamente audiovisivi, il merito di una compilation come questa, non è solo quello di aver raccolto su disco alcuni dei brani più rari ed introvabili della storia della musica da film italiana ma, soprattutto, quella di aver posto l’accento su una precisa idea sonora del genere horror.
Accanto alle più note firme della musica da brivido come Ennio Morricone, che fa la parte del leone essendo presente da solo con i brani “The link”, “La lucertola” e “Veni sancte spiritus” dalle colonne sonore dei film Extrasensorial, Una lucertola con la pelle di donna e Il sorriso del grande tentatore e in coppia con Bruno Nicolai con il brano “La luce II” da L’anticristo, Fabio Frizzi con “Baby sequenza 2” e “Suono aperto”, Stefano Mainetti con partiture dalla colonna sonora del lungometraggio Zombi 3, Francesco De Masi con “New York…..one more day”, Simon Boswell e il suo score per Deliria, la compilation annovera anche nomi non proprio familiari al pubblico per le loro esperienze cinematografiche.
Autori impegnati in OST estranee alla filmografia di settore più popolare e che non godono, sfortunatamente, di grande attenzione da parte delle case discografiche del mercato delle ristampe come: Nico Fidenco, presente con tre brani tratti da Zombi Holocaust, Walter Rizzati, Alessandro Blonksteiner, Piero Montanari e Carlo Maria Cordio.
Un’occasione utile, dunque, per addentrarsi con dovizia nel mestiere della colonna sonora italiana declinata ad uno dei generi nostrani capaci di maggior consenso.
Un’indagine che trova poi congeniale integrazione nel riuscito Hanging Shadows Perspectives on Italian Horror Cinema, documentario diretto dal regista Paolo Fazzini sul cinema italiano dell’orrore che, dopo essere stato proiettato al Noir in Festival di Courmayeur, al FIPA Festival di Biarritz, al SouthAfrican Horror Fest di Città del Capo e dopo l’uscita in home video in America, è stato accluso al cd in un elegante formato digipack a quattro ante.
Quel che si è detto dell’horror americano, che fu specchio di una generazione, che rivelò il vissuto rimosso di una nazione, viene finalmente raccontato anche per l’horror italiano: non fenomeno da baraccone per virtuosi del basso costo, ma scuola autentica con maestri e continuatori.
Il regista, servendosi di una fotografia e un montaggio dichiaratamente “aggressivi, sporchi, sfuggenti”, dà la parola ai più noti professionisti del cinema fantastico, facendone emergere le tappe, le evoluzioni, il modo in cui hanno saputo dare corpo ai fantasmi nascosti nell’inconscio della gente comune, in modo da creare una storia del “genere” cinematografico.
Contiene interviste esclusive a Dario Argento, Sergio Stivaletti, Michele Soavi, Luigi Cozzi, Lamberto Bava, Ruggero Deodato, Franco Ferrini, Giannetto De Rossi, Roger Fratter, Antonio Tentori, Vittorio Giacci.
Per quanto riguarda le specifiche tecniche del prodotto: difficile riuscire a dare conto della qualità del lavoro di compressione di un film come Hanging Shadows che è nato digitale e ha fatto dell’immagine sporca e granulosa un vero e proprio proclama di poetica.
Si può dire solo che non si ravvisano, durante la riproduzione del video, segni di digitalizzazione particolarmente fastidiosi. Anche il suono, per lo più in presa diretta, resta chiaro e sufficientemente avvolgente.