Italians

cover_italians.jpgPaolo Buonvino
Italians – Ci facciamo sempre riconoscere… (2009)
Sugar Music / Warner Music Italy 80331 20981241
28 brani (6 canzoni + 22 di commento) – durata: 58’33”

 

Melodicamente romantica e al contempo ardentemente in movimento la bella colonna sonora di Paolo Buonvino per il film di Giovanni Veronesi diviso in due episodi con Verdone, Castellitto e Scamarcio protagonisti.
Il compositore siciliano, che aveva già collaborato con Veronesi per i due capitoli di Manuale d’amore, scrive una partitura dalla triplice anima: una accoratamente dolce, una ritmicamente arabeggiante e un’ultima dalla spiccata influenza musicale russa. D’altronde i due episodi del film si svolgono negli Emirati Arabi e a San Pietroburgo e gli ambienti sonori dello score rappresentano alla perfezione questi due mondi geograficamente e musicalmente lontani. Il Cd è anch’esso diviso in due parti, i primi 14 brani identificano l’atmosfera sonora dell’episodio con Castellitto e Scamarcio a Dubai e i restanti 14 brani quella russa con Verdone, con la canzone “Meraviglioso" in due versioni ad accomunarli. La cover dei Negramaro della canzone di Domenico Modugno, da lui portata al successo negli anni ’70, suggella il film con la sua forte carica espressiva e decisa, con quella ardente vena sentimentale che ne pervade la base, grazie ad una performance trascinante del gruppo che ha prodotto e arrangiato il brano. Secondo il parere di chi scrive la versione acustica è superiore, ti entra dentro facendoti cogliere appieno ogni sua singola sfumatura drammaturgica. 
Per l’anima araba della pellicola Buonvino si affida ad un suo fido collaboratore, il cantante palestinese Faisal Thaer, a cui commissiona i testi e l’interpretazione di tre brani strepitosi e ammalianti: il ritmato, dalle coloriture trasognanti e dalla melodia ariosa tipica dell’autore siciliano, “All’alba ti pinsai” (tema portante dell’episodio in questione e vera perla del disco!), l’ostinato tribale, con un quieto finale smorzante lo scalpitante pezzo, “Strade d’Arabia” e l’etereo “Occhi” con un dolce assolo del clarinetto su un tappeto d’archi e flauti, con il contrappunto del pianoforte suonato da Buonvino stesso. Il bouzouki accompagna il tenero “Haifa” e il flauto il contemplativo “Hamed”, due brani molto intensi, seppur brevi. Il tema principale dell’episodio diventa frenetico nei pezzi veloci, come una corsa folle, “Il rombo” e “Segui la scia” che rammentano le atmosfere rapide (trattasi di corse automobilistiche in entrambi i casi!), di un’altra colonna sonora del compositore catanese, Ferrari.
Il secondo episodio, quello con Carlo Verdone mattatore, si apre con il brano “Ansiolitici”, e a discapito del titolo drammatico il leitmotiv che ne scaturisce è teneramente comico, quasi grottesco nella sua tenue evoluzione, dal tocco soavemente brillante. A tratti sembra una caricatura amichevole della canzone “Meraviglioso”!
Sono 44 i secondi di serenità che ci pervadono nel pezzo “La verità è un’altra” con quel suo pianoforte che non vorremmo mai che smettesse di suonare.
Il tema principale torna in “Buon viaggio!” carico di buoni auspici, che si trasformano in brani ballabili veloci e lenti che conducono il protagonista dell’episodio attraverso una sequela di guai: “Moto d’acqua”, “Kabajenko”, “Il diario”, “Paradiso e oblio” e la canzone hot jazz “One, Two” di Pieterse e Semenov.
Con “Sitz!” si cambia registro, subentra la raffinatezza del piano e la delicatezza degli archi con il clarinetto protagonista nella prima parte e la fisarmonica nella seconda. Un dolcissimo brano che è il gioiello compositivo della seconda metà dell’album.
Un plauso all’Orchestra Roma Sinfonietta e a tutti i musicisti solisti, capaci di donare a questa OST una qualità esecutiva egregia e ricca di preziose sfumature. Ed è sempre un grosso piacere ascoltare una nuova partitura di Paolo Buonvino, uno tra i migliori compositori italiani di musica per film.

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