Dead Man Walking

Dead Man WalkingAA.VV.
Dead Man Walking (Dead Man walking - Condannato a morte, 1995)
Columbia 82876836552
13 brani  - Durata: 50’36’’ + Bonus DVD

Correva l’anno 1995 e in tutto il mondo si discuteva sulla pena di morte, sul perché, il come e il quando. Sono passati anni e non è cambiato nulla. Resta pertanto di grande attualità il bel film Dead Man Walking, bello perché trattava questo tema con civiltà ed equilibrio, bello perché ottimamente interpretato da Sean Penn e Susan Sarandon, e perché sorretto da una splendida colonna sonora. Più che giustificata dunque questa "Legacy Edition", una bella riedizione su due dischi che comprende un CD rimasterizzato con tutti i brani precedenti, più l’inedito "Dead Man", scritto e cantato da Eddie Veder, e un DVD con il concerto Not In Our Name (un’ora e venti), tenuto allo Shrine Auditorium di Los Angeles, il 29 marzo 1998. Al progetto (nato come Music From And Inspired By The Motion Picture) e poi all’evento avevano partecipato le personalità più significative in campo musicale americano e anche le più impegnate sul piano sociale, gente come Bruce Springsteen (candidato all’Oscar nel ’96 per la miglior canzone), Eddie Veder, Lyle Lovett, Tom Waits, Johnny Cash, Patti Smith, Michelle Shocked, Mary Chapin Carpenter, Susanne Vega, insomma il meglio dell’ala liberal del mondo musicale americano. Insieme a loro quel Nusrat Fath Ali Khan, pakistano, specialista del canto qwali, morto purtroppo nel 1997 e nel concerto sostituito dal figlio Rahat. Era quanto di più lontano si potesse immaginare dal rock americano con inflessioni sudiste che fa da filo conduttore all’album. Ma la fusione fra Eddie Veder, la chitarra slide e la sua voce è quanto di più affascinante si possa tuttora ascoltare e rende le canzoni "The Face of Love" e "The Long Road" indimenticabili. Era un artista di quella world music che aveva contribuito alla scoperta di melodie e sonorità diverse e sconosciute alle orecchie occidentali, insieme all’armeno Djivan Gasparian, anche lui ospite del progetto, con il suo flauto dal malinconico suono, il duduk.
Assumendo come fonte di ispirazione "A Meeting By The River", di Vishva Mohan Bhatt, tutti i cantanti, con la guida dei produttori Tim e David Robbins, hanno realizzato un disco musicalmente ricchissimo, anche senza considerare la sua relazione con il film, con atmosfere e contenuti lontani anni luce dalle produzioni più commerciali, sia che si tratti della disco glam di Madonna o dell’ hip hop di Jay-Z o di Eminem ed emuli vari, così come il Grande Centro del paese è ben diverso dalle due coste, con la loro ricchezza e il loro edonismo, con la sterile rabbia dei vari 50 Cent tesa solo a gratificarsi a suon di diamanti. Qui si parla di temi morali che implicano una riflessione, che fanno sorgere interrogativi, che esigono risposte.
Nel concerto vedremo un cast in parte diverso, Steve Earle, Eddie Veder, Ani DiFranco, John Densmore, Jeff Ament, Lyle Lovett, David Robbins, Dildar Hussain, tutti intensi e appassionati, capaci di trasmettere le emozioni che loro stessi provavano ed un forte messaggio di solidarietà e unione fra quanti condividevano la loro posizione. Far parte di questo soundtrack ha assunto un valore anche politico e sociale, ha significato schierarsi apertamente contro la pena di morte, e non a caso gli artisti presenti sono personalità che non si sono mai sottratte a prendere posizione. Diventati tutti più che famosi, si sono esposti senza timore alle conseguenze di scelte impopolari consci che essere una rockstar non vuol dire solo ricchezza, fama ed eccessi.
Fra i contenuti speciali del DVD, troviamo la conferenza stampa di presentazione e alcune brevi interviste con Tim Robbins, Ani DiFranco e Lyle Lovett, oltre alle 12 canzoni riproposte singolarmente. Il ricavato delle vendite andrà alle associazioni che combattono la pena capitale.

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