The Illusionist

The IllusionistPhilip Glass
The Illusionist (id., 2006)
Ryko FilmWorks – Yari Film Group  RCD 10884
21 brani – Durata: 51’22”



Ricca ed efficace, l’ossatura musicale creata da Philip Glass per accompagnare The Illusionist è carica di tensione e palpabile nervosismo. Toni dark accompagnano temi che si snodano inquieti in una partitura squisitamente evocativa.
Complesso e sapiente, l’intreccio degli archi si dota di numerose sfumature  (ne è esempio il brano d’apertura “The Illusionist”) e si articola in una successione di crescendo e bruschi arresti mai prevedibili.
L’irrequieta agitazione (va ascoltato “The Mirror”) prende forma in sottigliezze enigmatiche. Il rincorrersi ludico delle note in “Do you know me?” avviene in uno schema musicale sempre più labirintico. “Meeting in the Carriage” riproduce lo smarrimento mentale e la volatilità dell’illusione attraverso le chiusure brusche e rapide degli archi.
Maggiormente disteso è solo il muoversi arioso dell’incipit del brano finale, “Life in the Mountains”, che torna però nella chiusura a riprendere il tema principale.
L’ansia si genera spesso nella ripetizione ciclica delle stesse note, che si susseguono in un gioco a incastro già caro a Glass in altre sue colonne sonore. Sembra esplicito, in questo caso, l’omaggio all’OST di The Hours (l’impressionante lavoro per il film di Stephen Daldry ottenne nel 2003 la nomination all’Oscar): l’inseguirsi di note dall’eguale valore metrico suonate a tratti dal pianoforte (“Chance Encounter”), i crescendo turbinosi (“Sophie”), il gioco di cesello degli archi (“The Secret Plot”).
Valore aggiunto arriva dall’esecuzione: la Czech Film Orchestra, diretta da Michael Riesman, fa davvero faville.

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