Sette note in nero

cover_sette_ note_ in_ nero.jpgBixio-Frizzi-Tempera
Sette note in nero (1977)
Digitmovies CDDMO62
18  brani + 1 canzone + 3 bonus tracks - durata: 53’41”



Sette note in nero apre su un “Suicidio” dagli accordi gravi e dissonanti degli archi, con un pianoforte che borbotta triste di quando in quando. L’inizio tragico di una tragica colonna sonora. “With you” ha un sapore deliziato e autocompiacente, effettato e pubblicitario nella stridula voce di Linda Lee: sembra proprio che gli autori abbiano optato per un uso ironico del materiale musicale.

Se passate dai “Tunnels” cercate di uscire subito dalla melma di questi accordi troppo dolorosi. Non insistete sulle “Strane visioni”, che potrebbero fulminarvi con una sintassi musicale schizoide, oltre a ledervi i timpani con un delirante sintetizzatore. Le “Allucinazioni” del flauto lasciano un po’ perplessi nella povertà espressiva e nell'ossessiva reiterazione. E che dire dell' ”Abbattimento del muro”: potreste sfondarlo voi con un pugno dopo le isteriche e insensate sonorità che vi verranno proposte. La pochezza formale prosegue anche su “Note”, dove addirittura si profila per voi una scenografia al sintetizzatore da infarto. Lo scempio sonoro continua con “Fuga seconda” (la vostra, probabilmente), una patetica imitazione da ipermercato di un rondò veneziano (“Concerto alla radio”), un basso che più rigido non si può nel “Ritrovamento del cadavere”, effettistica pacchiana (“Conversazione”, “La lettera”), sax da balera romagnola (“Finale”). Se siete sopravvissuti a cotanta grazia sorbitevi anche la instrumental version di “With you” con le lacrime agli occhi, ipnotizzatevi prima di dormire con la single version di “Note” e non tralasciate la dislessica “Tracce sul muro”. Questa sì che è musica per palati (ed orecchie) forti.

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