Arrivano i Titani

Carlo Rustichellicover arrivano i titani
Arrivano i Titani (1961)
Digitmovies CDDM060
30 brani (1 canzone e 29 di commento) – durata: 73’35”



E’ sempre un’emozione ascoltare per la prima volta una colonna sonora del compianto Carlo Rustichelli: la sua classe di compositore, la sua incredibile fecondità melodica, l’orchestrazione magistrale e la direzione ineccepibile fanno di lui uno dei più importanti compositori dell’Ottava Arte. Ecco perché è impossibile non lodare il suo lavoro per Arrivano i Titani, film del 1961 diretto da Duccio Tessari e interpretato ironicamente da un Giuliano Gemma in gran forma. Il classico peplum che mischia con intelligenza mitologia e commedia, a partire da un canovaccio dei più risibili: i leggendari Titani che liberano Creta dalla tirannide a suon di calci e pugni!
Rustichelli compone una marcia grottesca che funge da tema principale, nella quale fa largo uso di ottoni e legni per commentare le gesta eroico-burlesche dei Titani: un leitmotiv di immediata presa che deve aver fornito più di uno spunto alle colonne sonore delle avventure animate di Asterix e Obelix. Molte altre idee tematiche subentrano nel corso del CD: “The Olympus” (lungo brano diviso in due parti, la prima dominata da archi sospesi, coro tenebroso e largo uso di tappeti synth, la seconda da un dolce motivo per flauti, arpa e clarinetti), le tracce“March # 2 – 3 - 4” (deliziose parafrasi della Marcia dell’Aida, dell’inno nazionale americano e della Marsigliese), “Acrobatic Hero”, un valzer circense dal sapore chapliniano, “My Son, the Hero” (un can-can che si tramuta in valzer buffo nel quale l’orchestra, diretta magistralmente da Franco Ferrara, da sfoggio di sé), “Sacred  Choir” misterioso e tribale, “Chase” effervescente flamenco per percussioni, archi e corni e “Love Moments”, passionale brano lounge alla Mancini che prende una piega oscura ed epica, con trombe squillanti nel finale. Temi che tornano variati in modo geniale lungo tutto il CD, il quale contempla anche quattro bonus track, tra cui una versione lounge cantata del tema d’amore.
Un plauso all’integrità di un artista che, anche quando la committenza non era delle più esaltanti, ha sempre saputo regalarci simili gemme musicali!

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