Puppet On a Chain

cover puppet on a chainPiero Piccioni
Sezione narcotici (Puppet On a Chain, 1971)
Silva Screen Records SILCD1519
18 brani – Durata: 35’00”



1 David di Donatello per le musiche di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), circa 200 colonne sonore nel curriculum spaziando tra i generi più disparati, tra cui più di una trentina di film per il sodale amico, grande attore mattatore e regista, Alberto Sordi, collaborando con diversi registi di fama mondiale, tra gli altri Antonio Pietrangeli, Steno, Francesco Rosi (altro enorme e fruttuoso legame), Lina Wertmüller, Tonino Cervi, Luigi Comencini, Elio Petri, Vittorio De Sica e Luchino Visconti.

Parlo ovviamente del grandissimo e sempre poco ricordato Piero Piccioni (Torino, 6 dicembre 1921 – Roma, 23 luglio 2004) che l’etichetta inglese Silva Screen Records omaggia stampando per la prima volta la soundtrack del poliziesco action Sezione narcotici (Puppet On a Chain, 1971) diretto da Geoffrey Reeve e sceneggiato da Alistair MacLean, narrante la vicenda di un agente USA che arriva ad Amsterdam per indagare su di un fitto contrabbando di eroina tra inseguimenti mozzafiato su motoscafi tra i canali della città olandese e una love story rassicurante, sul filo della citazione bondiana. 18 brani di puro godimento piccioniano, con l’orchestra The London Sinfonia diretta da Harry Rabinowitz in gran spolvero, che si poggiano su ritmi beat, jazz che fin dalla prima traccia, “Puppet on a Chain (Main Titles)” mostrano di che vena sonora è fatta la tempra di questo pregevole compositore di casa nostra: un pezzo ritmicamente incalzante con gli ottoni furenti e le tastiere hammond spericolate! Pezzo di tensione in crescendo per archi e timpani vorticosi è “Drug Dealers” mentre “Psychedelic Mood” ricrea atmosfere ritmiche beat settantine allucinate (d’altronde si parla di droghe!). “LSD Party” si basa su ritmiche tribali e chitarra e flauto dal sound orientale psichedelico. “Narcotics Bureau” ripresenta il tema portante in andatura solenne. “Escape” inizia sospettoso per poi procedere speditamente e tensivamente. “Night Club” gioca coi bassi ritmici e strumenti etnici virtuosi da psichedelica pura e dura per creare ansia. “Drugs Hypnosis” come dice il titolo stesso è un ipnotico gorgo orchestrale con rari momenti di quiete e lo spuntare di un tema d’amore quasi celato. “The Search” torna a giocare coi ritmi sostenuti della batteria. “Mystery/The Discotheque” incomincia misterico con archi e percussioni tremebonde per poi virare in un virtuosistico pezzo ballabile beat da discoteca (notevoli i musicisti solisti che purtroppo non vengono menzionati nel CD). “Troubles in the Big City” è brano action sospeso con finale suspense. “Chase” tra ritmiche militaresce e Hammond misterico ripropone il tema portante per commentare una scena d’inseguimento. “Fear” è reale tensione scalpitante. “Love Theme” finalmente ci mostra il lato soft della trama con un leitmotiv romanticamente delicato che si era percepito nel succitato brano “Drugs Hypnosis”, e qui Piccioni ci ricorda quanta classe avesse nel comporre temi d’amore da farci palpitare subito il cuore. Con “Big Action” si parte in quarta con ritmiche frenetiche che rammentano quelle dei Goblin per Zombi di Romero, ovviamente di diversi anni più tardi, precisamente sette, invece “Obsession” ha un iniziale crescendo rozsiano di grande enfasi orchestrale che successivamente muta in un movimento per organo e archi tensivamente incessante e assordante. “The Funeral” suona liturgico com’è giusto che sia. E “Puppet on a Chain (Finale)” chiude il CD con il tema principale scatenato nel quale i musicisti si possono cimentare in virtuosismi stupefacenti.         

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