Music From The Hunger Games Saga

cover hunger games sagaJames Newton Howard
Music From The Hunger Games Saga (2016)
The City of Prague Philharmonic Orchestra
Silva Screen Records SILCD1514
15 brani – durata: 56’00”



Hunger Games, Hunger Games: La ragazza di fuoco, Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 1 e parte 2 sono la quadrilogia della saga sci-fi con protagonista l’intrepida Katniss Everdeen, interpretata dalla bella e brava Jennifer Lawrence, vero perno di tutte le pellicole. Fantascienza distopica post apocalittica con i primi due capitoli filmici ampiamente riusciti rispetto ai due conclusivi, divisi in due parti a differenza del libro di origine, che sono abbastanza deludenti. Però una cosa che non ha deluso i fan e gli amanti della buona Film Music è proprio la colonna sonora dell’otto volte candidato agli Oscar e 4 ai Golden Globes, il compositore losangelino James Newton Howard (classe 1951). Uno dei più rinomati autori di musica per film con al suo attivo quasi 200 score per cinema e serial televisivi, tra cui film arcinoti con colonne sonore notevoli come Waterworld, Wyatt Earp, Il fuggitivo, King Kong, Maleficent e Animali fantastici e dove trovarli, nonché il fecondo sodalizio con il regista M. Night Shyamalan su otto pellicole (The Sixth Sense - Il sesto senso, Unbreakable - Il predestinato, The Village, Lady in the Water, E venne il giorno, L’ultimo dominatore dell’aria e After Earth).

Howard per la saga dell’arciera senza macchia ne paura, Katniss Everdeen, ha scritto degli score molto d’impatto con alcuni temi davvero emozionali che l’etichetta inglese Silva Screen Records ha deciso di raccogliere in questa compilazione dei 4 film facendo rieseguire dalla nota Orchestra Filarmonica della Città di Praga, diretta egregiamente dal Maestro Evan Jolly, alcuni dei pezzi più simbolici delle soundtracks (tutte pubblicate sia in song album che in original score): 4 tracce da Hunger Games, 4 brani da Hunger Games: La ragazza di fuoco, 4 pezzi da Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 1 e 3 da Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2.
Veniamo al primo capitolo della quadrilogia sci-fi avventurosa: “The Hunger Games” apre la raccolta con archi lievi e una spinetta che esegue un tema sospeso di matrice pastorale al quale segue “Horn of Plenty”, marcia elgariana che commenta con orchestra e coro in un crescendo patriottico gli inizi degli ‘Hunger Games’ nella città sfarzosa di Capitol City con tanto di sfilata su bighe dei concorrenti-sfidanti ai giochi mortali. Il terzo brano, “Rue’s Farewell” parte con un tema sintetico astratto al quale sopraggiunge una chitarra acustica armoniosamente malinconica su un tappeto d’archi delicati che eseguono il leitmotiv di Katniss eroicamente trattenuto ma di un fascino intenso. Chiude Hunger Games “Tenuous Winners/Returning Home” che agli archi e ad un sottofondo synth, sul quale si innesta un violino accorato che presenta un tema folk, da il compito di suonare un’elegia struggente con il tema di Katniss che si apre arioso: Howard sa da sempre scrivere temi di ampia portata melodica che straziano il cuore!
Il secondo capitolo ci viene mostrato con la lunga traccia “The Tour” che sempre agli archi richiede il compito di esporre il tema di cui sopra che a tratti rammenta qualche passaggio bucolico delle OST di Howard Shore per la Trilogia dell’Anello; nella seconda parte del pezzo tutto si incupisce con suoni sintetici e campane presaghe di eventi funesti, con intervento di una viola e oboe solisti che tensivamente allarmano il tutto, e un coro di voci bianche, sicuramente campionato, con archi in levare e percussioni militaresche che propongono il tema della tragedia-sconfitta se così lo si può chiamare. “Katniss is Chosen” inizia teso con voce sopranile di Edita Adlerova che vocalizza una lamentazione su archi sottesi che tentano di venire fuori eroicamente come il personaggio protagonistico che commentano e che viene nuovamente scelto come tributo per i giochi letali. “I Need You” è il penultimo pezzo da Hunger Games: La ragazza di fuoco, per arpa e archi tensivamente affranti, con violoncello, clarinetto e oboe in primo piano, ai quali si aggiunge una chitarra acustica che esegue un tema folk molto leggero che rammenta alcuni motivi de L’uomo del giorno dopo di Howard, altra splendida sua partitura per un film western sci-fi distopico diretto e interpretato da Kevin Costner nel 1997. Si chiude con “Arena Crumbles” nel quale torna la soprano Edita Adlerova con il leitmotiv lamentoso su archi gloriosamente in crescendo. Come si noterà anche dal primo ascolto della compilation, l’etichetta londinese ha optato per una selezione di brani più meditativi e atmosferici, dando risalto ai vari temi intensi delle partiture, tralasciando i momenti d’azione dello scoring howardiano che comunque sono molto vivi nelle quattro score che, come accennato sopra, potete ascoltare pienamente nei CD pubblicati oramai da tempo ad ogni uscita cinematografica della saga.
Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 1 viene introdotto da “The Mockingjay” che incomincia con striduli sintetici su un flauto di pan, archi sottesi e un violoncello che semi-accenna delle note, esplodendo subito dopo con gli archi che cercano di far sentire il nuovo tema, pur in questa continua tensione drammatica che copre tutto. “The Hanging Tree” cantata da Jen Brown (in originale dalla Lawrence stessa!), canzone nenia folk-celtica molto bella e lancinante, vero canto di rivolta degli oppressi, al quale si aggiungono coro e orchestra in un crescendo eroico davvero emozionante e imponente: uno dei più bei motivi scritti da Howard per la quadrilogia. Ecco apparire una traccia action di quelle da vero esperto qual è Howard nello scriverle: “Air Raid Drill” parte tensiva per dare agli archi e agli ottoni l’incarico di innalzare il ritmo e cadenzarlo con finti attimi discendenti che a poco a poco sollevano la tensione facendo deflagrare l’eroismo di Katniss al salvataggio della povera gente vittima delle angherie di Capitol City. Il finale del pezzo è puro eroismo in musica con archi e ottoni in levare su ritmo persistente e frenetico. Si conclude con “Victory” che già dal titolo della traccia potrete capire di cosa si tratta, anche se il coro bianco tenue, quasi funereo, iniziale fa presagire altro: gli ottoni si aprono una strada in cotanta drammatica tensione emotiva con ritmiche convulse aggiuntive, fino a salire di tono ed esplodere in una fine eroica.
Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2 incomincia con “Your Favorite Color is Green”, traccia celtica drammaturgica con il tema “The Hanging Tree” esposto in forma strumentale elegiaca. “Primrose” è il tema folk assai carico emotivamente, con la chitarra acustica che lo esegue sottile e delicato, aiutata dagli archi subito dopo; da lacrima agli occhi. Conclude l’album e il quarto film della saga la lunga traccia “There are Worse Game to Play/Deep in the Meadow/The Hunger Games Suite” che contiene tutti i temi primari dei film con la voce fanciullesca e tenera di Jen Brown in primo piano a cantare una canzone bellissima, il coro angelico e gli archi in gran spolvero, elementi fondamentali in tutte le quattro score, che terminano la suite con un incedere eroico da brivido lungo la schiena: una standing ovation alla The City of Prague Philharmonic Orchestra e alle straordinarie musiche di James Newton Howard, uno dei pochi compositori rimasti a saper scrivere commenti validi orchestrali per film!                             

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