Hell or High Water

cover hell high waterNick Cave, Warren Ellis
Hell or High Water (Id., 2016)
Milan Records M2-36794  
9 brani + 6 canzoni – Durata: 44’00”

Il film di David Mackenzie (noto anche con il titolo alternativo Comancheria) e interpretato da Chris Pine e Jeff Bridges può a buon diritto essere considerato un western anomalo, popolato da figure di diseredati e antieroi sul viale del tramonto. Un contesto perfetto per il caleidoscopico e camaleontico talento multiforme di Nick Cave, che com’è noto spazia nei campi più diversi dal cinema alla letteratura alla recitazione, e al quale il regista Andrew Dominik (per il quale Cave, insieme al suo sodale Warren Ellis, ha musicato L’assassinio di Jesse James…) ha recentemente dedicato il documentario in 3D One more time with feeling.

 L’universo musicale dell’artista australiano si muove infatti in un àmbito che definire “country” sarebbe riduttivo; vi confluiscono suggestioni punk, echi di musica anglo-scozzese, fiammate rock, interventi disturbati dell’elettronica ed un melodismo cupo, opaco, inquietante. Il tutto si intreccia spesso con un soundtrack popolato da contributi più schiettamente autoctoni e country, a formare un contrasto di atmosfere dialettico e drammatico: contributi qui firmati da star del settore come il malinconico Townes Van Zandt, il texano Ray Wylie Hubbard, il precursore Waylon Jennings, il giovanissimo Colter Wall, il metallaro Scott H.Biram e il “classico” Chris Stapleton.
 Sono nomi che al pubblico non americano (e di una certa America, perdipiù) dicono poco o nulla ma che oltreoceano evocano una cultura intrisa di nostalgie arcaiche, disilluso spirito di frontiera e mitologie crepuscolari. Cave ed Ellis vi si inseriscono esacerbando ulteriormente questo sentimento di amarezza con un tematismo semplificato e caduco, in un paesaggio timbrico desolato e scheletrico come quello del film, nel quale tre note di pianoforte ripetute su un “la” tenuto (“Comancheria”) sono sufficienti a dare l’idea di un leit-motif, o la voce fioca di un violino incerto si alza faticosamente su un altro pedale di bassi elettronici (“Mama’s room”): lo stesso violino (la solista è Ellie Wyatt, mentre al violoncello c’è Joe Giddey) che sembra tentare un approccio più compiuto, ma egualmente dolente, in “Texas Midlands”, ma sempre con il carattere di una voce solitaria che prova a farsi udire in un deserto di sentimenti ed emozioni.
 Un ritmo scandito, incessante di tastiere e bassi attraversa invece “Robbery”, dimostrando qual è l’approccio di Cave e Ellis ai momenti “action”: gli archi solisti emergono con un suono vitreo mentre l’andatura ossessiva si interrompe solo per fare spazio ad una sorta di scariche elettriche consapevolmente fastidiose e artificiali. Non c’è infatti nello score il minimo compiacimento folkloristico o naturalistico, ma al contrario un prosciugamento del suono in direzione simbolica, metaforica, quasi filosofica, secondo quella che è l’ispirazione più profonda e genuina di Cave. Anche “From my cold dead hands” cammina sul sentiero tracciato da un regolare ritmo in battere, aggiungendo però al disegno delle tastiere e della chitarra una sperduta voce femminile, e comunque rifiutandosi di elaborare idee tematiche che vadano oltre due o tre semplicissime note. Sembra fare eccezione il lamento del violino di “Lord of the plains”, dal sapore quasi religioso anche per un intervento corale, che esprime bene il contrasto fra uno sfondo imperturbabilmente astratto e artificiale e l’insistente, accorato supplicare di una voce terrena e impotente. Vale anche per la toccante “Casino”, dove il canto dei due archi si dispiega pienamente forse per la prima e ultima volta con il pianoforte a fare da lontana eco; la ripresa di “Comancheria II”, con il pedale spostato però sul “sol” ci restituisce ancora il piano in tenui disegni alternati ad altrettanto fantasmatiche apparizioni degli archi, in un dissolversi progressivo del paesaggio sonoro all’insegna di quel sommesso ma angoscioso pessimismo che sembra essere la cifra stilistica preponderante di Nick Cave.

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