Debbie Wiseman - Live at the Barbican

cover debbie wiseman barbicanDebbie Wiseman
Debbie Wiseman - Live at the Barbican (2017)
Debbie Wiseman & The Orchestra of the Guildhall School
Silva Screen Records SILKED6057
16 brani - Durata: 79’00”



La compositrice londinese, classe 1963, Debbie Wiseman (leggete una delle nostre passate interviste) annovera circa 129 partiture nel suo curriculum tra serie televisive, documentari, TV Movie e Cinema, con ben tre nomination agli importanti International Film Music Critics Award (IFMCA) e due vittorie a prestigiosi festival TV internazionali per sue composizioni televisive. La storica etichetta inglese Silva Screen Records pubblica la raccolta di sue score per Cinema e TV con l’aggiunta di un pezzo di musica assoluta (come la definisce Morricone quando trattasi di brani extracinematici) di sua recente realizzazione.

16 tracce rieseguite dall’impeccabile The Orchestra of the Guildhall School sotto la direzione accurata e appassionata della stessa Wiseman, dal vivo nel celebre e più grande centro teatrale d’Europa, il Barbican Centre di Londra che tanta e illustre musica per film ha ospitato concertisticamente nel corso degli anni. Una sequela di score che definiscono stilisticamente e in maniera energica, variopinta ed elegante questa colta compositrice fin troppo lasciata nell’ombra e da tenere parecchio in considerazione dato che di donne autrici di musica per film nel mondo ve ne sono davvero poche e note ai più, e tra queste una metà davvero notevoli e preziose nell’Ottava Arte (e parlo, ovviamente, di quelle attualmente operose!): sedici brani di provenienza cinetelevisiva-musicale svariata, abbracciando differenti generi, così da tracciare in modo ottimale l’universo sonoro di questa compositrice eclettica.
Il pezzo che apre l’album si intitola “Wilde West” e già dal nome delinea lo stile ‘Americana’ che pervade tutto il brano, un leitmotiv da Selvaggio West tra Dimitri Tiomkin e Aaron Copland, con alcune reminiscenze celtiche sullo sfondo. Brano che fa parte della colonna sonora del biopic edulcorato su Oscar Wilde, il film Wilde del 1997 con Stephen Fry interprete del geniale poeta modernamente provocatorio e disinibito, che viene omaggiato nel secondo pezzo del CD, che prende il nome dal film, in cui il tema portante si palesa in tutta la sua melodrammatica essenza di una bellezza lancinante tra archi, piano solo e ottoni in diminuendo e crescendo. “Tom Midnight’s Garden” dalla pellicola Tom & Viv - nel bene, nel male, per sempre del 1994, possiede un tema veramente delicato e rasserenante, di quelli che ti spalancano il cuore, con fiati e ottoni in primo piano e archi in controcanto (uno di quei motivi che sembra uscito dalla penna di un’altra brava compositrice, Rachel Portman). “Wolf Hall” dalla miniserie in costume del 2015, è un andate con impeto dalle sfumature timbriche per archi e fiati (strumenti prediletti dalla compositrice nelle sue partiture per opere ambientate nel passato storico inglese, dal ‘700 alla fine dell’‘800 per intenderci) drammaturgicamente intense. Un tango tra sospensioni e melodrammi operistici disegna le armonie del tema suadente di “The Truth About Love”, estratto dalla commedia romantica omonima del 2005 con Jennifer Love Hewitt, che nella seconda parte all’improvviso si tramuta in un tema eroicamente pomposo che spiazza non poco pur deliziando l’ascoltatore con la sua magniloquenza ariosa. “Flood” dal film catastrofico del 2007, Uragano, da sfoggio della fonte sonora vigorosa della Wiseman con un brano che inizia mestamente e quasi liturgicamente per poi virare nella seconda parte in un crescendo tensivo incessante che rammenta nella sua andatura dinamica il motivo di Akira Ifukube per Godzilla. Con “Lesbian Vampire Killers” dal film omonimo horror-comico-fantasy del 2009 torniamo sui territori action robusti e scombussolanti della compositrice attraverso un grande tema sontuoso alla Hammer Film Music Classic. La traccia successiva, estrapolata dal TV Movie del 2014 A Poet in New York, è un assolo per violino con reminiscenze ebraiche nelle armonie leggere e consolatorie, velate di amarezza e tristezza: un leitmotiv struggente quasi horneriano nella sua distensione per archi in controcanto. “Haunted” è puro sound alla John Barry con un tema dalle ampie arcate sonore per un film horror del 1995, Fantasmi, che fa rimpiangere il grandissimo compositore premio Oscar per La mia Africa e Balla coi lupi, un sentito e toccante omaggio della connazionale Wiseman. “Father Brown” dall’omonima serie 2013-2017 gode di un temino mistery, a tratti armonioso e vibratile, tra l’Henry Mancini dei thriller e commedie del ciclo Pantera rosa e alcuni passaggi dell’Arsenio Lupin della compositrice stessa. Per l’appunto, la partitura dell’avventuroso crime movie Arsenio Lupin del 2004, divisa in quattro appetitose suite, è una vera perla compositiva che si mangia in un sol boccone molte delle score bombastiche e tutte uguali una con l’altra attuali e insignificanti; una delle migliori colonne sonore composte dalla Wiseman nella sua lunga carriera cine-musicale dal 1982 ai giorni nostri, suddivisa in pezzi action adrenalinici, scherzosi valzer goliardici e melodie soavemente misteriose in cui l’orchestra si può esprimere al suo meglio. “The Whale” dal survival Tv Movie del 2013 parte con un tema pastorale per flauto traverso nel quale si insinuano gli archi che esplodono in levare con slancio drammatico ai quali si aggiungono ottoni cupi e percussioni dai ritmi tribali. La traccia di oltre sette minuti che chiude questo splendido album è musica assoluta, “Jubilee Gigue”: un brano dal crescendo fluttuante e percussivo, dai ritmi militareschi agguerriti con trombe squillanti e un tema patriottico dall’andatura folkloristica irlandese. Un CD che non si devono lasciar sfuggire i collezionisti di colonne sonore e coloro i quali piace scoprire rilevanti figure della musica per immagini. Buon ascolto!            

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