Addio fratello crudele

cover_addio_fratello_crudele.jpgEnnio Morricone
Addio fratello crudele (1971)
Digitmovies CDDM065
16 brani – Durata: 67'38"

Ambientato nel Cinquecento questo amore fra fratellastri diretto da Giuseppe Patroni Griffi (ispirato al soggetto di John Ford) nel 1971, necessitava di atmosfere ancienne e per tale ragione Morricone sfutta archi, arpa, clavicembalo e clarinetto (presumiamo elettronico) in lente melodie pre Monteverdiane.

“Giovanni e Annabella”, leitmotiv di quest’opera, è toccante e coinvolgente e diviene uno dei più importanti temi composti dal maestro italiano in questo periodo. Tema che viene ripreso in altri brani di questa colonna sonora tra cui “Amami o uccidimi, sorella”, “La gioia”, “Non chiamarmi fratello chiamami amore” e “La morte di Annabella”. L’aura medievale che fa respirare Morricone è intima e struggente da un lato, e ossessiva e disturbante dall’altro. “Frate Bonaventura” (presente qui anche nella versione estesa da 9 minuti e mezzo) ne è un perfetto esempio. Le sottili voci iniziali in forma di coro si trasformano lentamente, passando da un leggero flauto sostenuto da tastiera e arricchito dal crescendo dei violini in un mascherato Dies Irae, esternato nella conclusione solenne nel Requiem “Inter mortuous liber” costruito sulle voci dei Cantori Moderni di Alessandroni.
All’interno del CD ci sono inoltre alcuni brani non utilizzati nel film che mettono in mostra il desiderio di esplorare nuove sonorità da parte di Ennio Morricone. Sono “Sospensione prima” e “Le prime ombre”, espressioni degli stati d’animo attraverso dissonanze e rumori simulati dalle note e da un uso preciso degli strumenti.
Addio fratello cudele a dispetto di un’opera cinematografica non perfettamente riuscita è una colonna sonora da avere nella propria collezione proprio perchè è un ponte tra modernità, interpretazione, e innovazione, e che giustifica l’attuale valore di un compositore sempre alla ricerca della trasposizione delle immagini in musica





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