Contronatura

cover contronaturaCarlo Savina
Contronatura (The Unnaturals, 1969)
Digitmovies DGST007
25 brani – Durata: 44’ 39’’

Contronatura (The Unnaturals) è uno dei migliori film diretti da Antonio Margheriti, firmato come di consueto con lo pseudonimo anglofono Anthony M. Dawson e annoverato tra i propri lavori favoriti. Fascinoso dosaggio tra il thriller claustrofobico e la ghost-story, l’opera di Margheriti si può apparentare con alcuni classici del cinema di Mario Bava, nonché archiviare nel contesto della naturale transazione stilistica tra il tardo gotico e il giallo di ambientazione più moderna.

Per la colonna sonora il regista si affida alla classe di Carlo Savina (1919 - 2002). Il maestro torinese è stato senza dubbio uno dei compositori italiani più bravi, prolifici e innamorati del proprio mestiere. Si sprecano le sue prestigiose collaborazioni alla direzione dell’orchestra di illustri colleghi quali Nino Rota o Angelo Francesco Lavagnino. Ricca di qualità ed eclettica poi risulta la sua collaborazione con Margheriti, a rispecchiare la versatilità del regista, dal comico-erotico Finalmente… le mille e una notte (1972) al fanta-melodrammatico Io ti amo (1968), dal giallo baviano Nude... si muore (1968) alla particolare trilogia western in cui non mancano elementi di gotico (nell’ordine: Joe l’implacabile, Joko… invoca Dio e muori, entrambi del 1968 e E Dio disse a Caino, un vero e proprio horror-western del 1970).
Savina punta qui sull’atmosfera claustrofobica e sporca, caratterizzata dalla presenza del fango dovuto a una pioggia torrenziale (molti ci hanno visto un’evidente ispirazione successiva dello Shining kubrickiano) che costringe i protagonisti in uno spazio cupo e chiuso, in concomitanza con un’inquietante seduta spiritica. La OST è tesa, drammatica e si innesta sottopelle alla vicenda, privilegiando il commento aderente, seppur non rinunciando a raffinati guizzi orchestrali. Sapiente poi risulta l’uso dei fiati, con interventi mirati e taglienti dal gustoso sapore retrò.
La Digitmovies, come di consueto, ha assemblato un album che può soddisfare pienamente l’appassionato grazie a uno scorrimento musicale che alterna l’integrale commento drammatico a brani ballabili stile “Roaring Twenties”. Nelle note di copertina il curatore Claudio Fuiano ci informa che la parte “easy” fu probabilmente assemblata per un album a parte che poi non vide mai la luce.
Non si può affermare che esista un vero tema definito, piuttosto note che si rincorrono, si spezzano, tagliano e rifiniscono il plot. Tutte le tracce del CD sono denominate “Contro natura” (con il distacco grammaticale rispetto al titolo dell’opera) e seguite dall’etichetta a numerazione progressiva “Dramatic score” o “Ballabile”. Il “Dramatic score” (distribuito nella numerazione dispari della tracklist) punta sui colpi di lama orchestrali e sull’innesto di un sassofono lugubre (“seq. 1-3-7”). A tale base ingloba più avanti alcuni tocchi di clavicembalo e fiati più aggressivi (“seq. 5-9-15”), per poi spezzarli improvvisamente con una melodia classica di violino (“seq. 11-13”). Se la “seq. 17” sembra uscita da un western dell’epoca grazie all’epica melodia marziale per tromba, le “seq. 19-21-22-24” sono brevi brani-summa che confluiscono l’intera strumentazione ascoltata fino a questo momento, con il melodico speziato da tocchi dissonanti. Piacevolissimi anche all’ascolto separato dalle immagini i brani della sezione ballabile, tra morbidi swing, fiati impastati di dolcezza, guizzanti trombe in sordina, lunari tocchi pianistici, echi da grammofono e jazz da “Stangata”.
La scelta di aver alternato i due registri musicali del film rende questo disco molto fresco e scorrevolissimo per un ascolto non necessariamente legato alle immagini. Un altro prodotto d’eccellenza da parte della fondamentale Digitmovies.

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