Piuma
Lorenzo Tomio
Piuma (2016)
Edizioni Curci/Palomar/Flipper Music
8 brani – Durata: 19’00”
Piuma è una commedia adolescenziale che tratta un tema delicato, quello della gravidanza in giovane età (Cate e Ferro, i due protagonisti tanto innamorati e pronti per la maturità e un viaggio con gli amici, sono entrambi diciottenni), in maniera spensierata e spiritosa. Un cast perfetto (Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella) e una regia di Roan Johnson senza fronzoli autoriali ma attenta ai volti e ai gesti di questi due ragazzi che devono affrontare un problema che alla loro età pare insormontabile, però con la leggerezza di un ‘piuma’ che scende lieve su di loro accarezzandoli e alleviando i loro pensieri: il titolo del film, Piuma, sarà il nome della bambina dei due protagonisti.
Le musiche sono affidate, tra le note della dolce e vigorosa al contempo canzone di Francesca Michielin, “Almeno tu”, al giovane compositore Lorenzo Tomio (Cuccioli – Il codice di Marco Polo, Cuccioli – Il paese del vento, Leoni) che realizza “una colonna sonora indie-electro in cui onirica e psichedelia si intrecciano dolcemente, e dove sintetizzatori, batterie elettroniche e suoni digitali si mescolano con il pianoforte e pochi altri strumenti”, prendendo a prestito le parole dello stesso autore dello score. Una partitura essenziale nei suoni ma molto evocativa e comunicativa del ‘non detto’ filmico che nelle sue dilatazioni sintetiche tra Daft Punk e Chemical Brothers, addolciti nelle spigolosità timbriche, fin dal primo brano “A nuoto” esprime tutta la sua potenzialità commentativa. Anche il secondo pezzo “Paperelle” nella scarna e dolceamara essenzialità di un piano e di una chitarra elettrica che narrano la scelta difficile sul come affrontare una gravidanza inaspettata, raccontano con un tema mesto tutto un Universo adolescenziale ricco di contraddizioni. “Cate” è una traccia lunga in cui il leitmotiv energicamente svolazzante e ondulante nel suo incedere sempre più vitale della bella e bravissima Blu Yoshimi (Caos calmo) si mostra con un trasporto tale da ipnotizzare l’ascoltatore. Il breve “Dopo l’esame” si insinua tra le corde emotive di chi sente, con una carica tensiva disturbante seppur sottile. “Ecografia” inizia con il rumore dell’ecografo che diviene base ritmica per il sintetizzatore che lieve corre sui binari della gioia, dovuta alla vista di un cuore che batte e una vita che sta per mostrarsi al mondo, in tutta la sua amabile fragilità e combattiva voglia di farsi sentire e urlare la sua presenza che tanto scompiglio ha portato nelle due giovani vite dei diciottenni. “Stella” suona drammatico, liturgico, per divenire in seguito un astratto congegno sonoro fantascientifico, fatto di costellazioni e pianeti che si sfiorano nella battaglia synth all’ultima nota onirica. “Camminata” è la penultima traccia di questa OST che si apprezza ascolto dopo ascolto cadendo quasi in trance, come nel caso di questo brano che tra le note sospese del piano su di un tappeto sintetico ci lascia senza fiato. Si finisce con “In motorino” che nella sua morbida trasparenza lancia un segnale di libertà responsabilizzata, correndo freneticamente e abbracciando la felicità disegnata sul viso di Cate e Ferro che hanno la loro Piuma finalmente a sollevarli sereni sul mondo.