Godzilla (Song Album)

Cover Godzilla Song AlbumAA.VV.
Godzilla (id. - 1998)
Epic 489610 2
15 brani (13 canzoni + 2 di commento) - Durata: 59’04”

Godzilla è un mostro del cinema giapponese che, a partire dal 1954, è stato protagonista di oltre ventidue lungometraggi prodotti dalla Toho e diretti da diversi registi, uno su tutti Ishirô Honda, entrati nella storia del cinema. 
Un remake di questi film, dal cast importante e pieno di effetti speciali spettacolari, dove una bestia di dimensioni enormi svegliata da esperimenti nucleari francesi in Polinesia si dirige verso l’isola di Manhattan con l’intenzione di distruggerla, è uscito nelle sale cinematografiche nel 1998. 
 Dopo molte peripezie, uno scienziato, una reporter, un cameraman e un enigmatico agente dei servizi segreti francesi riusciranno infine a sventarne la minaccia.
Personaggio naïf partorito nel Giappone degli anni ‘50 in seguito alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, Gojira, questo il nome originale del mostro, risponde a paure per quel periodo genuine e pressanti.
 Ronald Emmerich, regista tedesco autore della pellicola del ‘98, perde del tutto questa autenticità e gira un prodotto noioso e di poco spessore che infatti non ha avuto il successo sperato.
 L’OST di questo film è dura, tesa, adrenalinica e cattiva come il grosso sauro che in questa versione di Godzilla terrorizza New York.
 Nonostante sia una compilation di 15 tracce inedite, proposte da altrettante star della musica mondiale, la colonna sonora è molto bella ma poco coinvolgente.
 A cominciare dal brano d’apertura, “Heroes” di David Bowie e Brian Eno, proposto dai Wallflowers di Jacob Dylan con una rilettura ineccepibile ma fredda.
 Fra gli artisti presenti nella tracklist si segnalano poi Jamiroquai con “Deeper Underground”, pezzo dal sound sporco, sul quale spicca un riff di distorted-synth, mutuato da chiare ispirazioni al sound techno, Puff Daddy, accompagnato dalle chitarre di Jimmy Page e Tom Morello, con “Come with Me”, una canzone che si basa sulle melodie del bellissimo “Kasmhir” dei Ledd Zeppelin su cui il rapper blatera parole non facilmente comprensibili ad un primo ascolto, i Green Day, i Rage Against the Machine e i Foo Fighters con “A320”.
 In chiusura infine due brani dallo score di David Arnold, famoso compositore inglese di colonne sonore che ha collaborato con Emmerich per i film Stargate e Independence Day.
 Alla luce di quanto detto possiamo quindi affermare che questo prodotto sia pieno di individualità importanti ma poco organico nel suo insieme. 
Un capolavoro mancato!

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