Il 7 e l'8

Il 7 e l'8Carlo Crivelli
Il 7 e l’8 (2007)
Warner Chappell Music Italiana 5051442-1042-2-6
18 brani – Durata: 43’45”

È davvero interessante il lavoro di Carlo Crivelli per la colonna sonora del film di Ficarra e Picone, definito dallo stesso compositore “serio (nel senso di fatto come si deve) che però faceva ridere”. L’OST intreccia, infatti, motivi differenti, gioca con ispirazioni diverse, mescola con successo tonalità a tratti antitetiche. L’intera soundtrack conserva un’energia singolarmente vitale anche nelle inflessioni meno ilari, e ben si adatta ad accompagnare un film brillante con verve scherzosa. Ma riserva sorprese anche nell’ascolto svincolato dalla visione cinematografica.
Già il brano iniziale, “L’universo”, propone un inatteso intreccio di toni e sfumature dagli echi preziosi. Modulazioni di matrice sinfonica, con variazioni ariose che in qualche momento ammiccano al barocco; suoni cristallini che fanno tornare in mente quelli dei carillon; qualche battuta capace di far correre la memoria a Danny Elfman e ai suoi accenti piacevolmente dark; un aumento di ritmo nel finale e una chiusura vagamente malinconica.
Tutti elementi, questi, che ritornano alternandosi con equilibrio lungo la partitura di Crivelli. Accattivante il piacevole mix di chitarra e fiati de “Il 7”, palesemente ripreso nel conclusivo “Mi sembra il 7”, di cui lo speculare “L’8” conserva il ritmo rapido. Fresco e simpatico è anche il brano che riprende il titolo del film, in cui è di nuovo un buon ritmo a sostenere l’intrecciarsi dei fiati.
“Corsa all’università” si apre addirittura con un occhio che può sembrare strizzato a un classicismo beethoveniano, con la violenza del furore sinfonico (riprende però “Il 7” nella seconda parte).
E se non manca la tensione tipica del mystery (con “Nell’antro del cattivone” e “Ed è subito ‘bip’”, che dopo virate di tono improvvise si chiude però a ritmo di tango), largo spazio è dato alla componente sentimentale. “Canzone per il 7 e l’8” è venata di malinconico romanticismo: sapiente il mescersi degli strumenti, ispirati i crescendo. Lievemente melanconico è pure “Valzer sinfonico del 7”, in cui gli archi conducono la melodia, sottile e insinuante, in un ampio snodarsi di colori. Il “Tema di Eleonora” è invece lirico e sognante, e ricorda qua e là gli adagio dei pas de deux di repertorio nel balletto classico (omaggio alla professione della stessa Eleonora Abbagnato, première danseuse all’Opéra di Parigi?).
Fra tanta varietà di stili la colonna sonora de Il 7 e l’8 non perde mai in brio e mordente. Nemmeno il romanticismo e il sentimentalismo paiono prendersi troppo sul serio. Forse è questo il loro segreto.

Stampa