16 Ago2015
Mission: Impossible – Rogue Nation
Joe Kraemer
Mission: Impossible – Rogue Nation (Id., 2015)
La-La Land Records LLLCD 1361
19 brani – Durata: 73’21”
Questo metodo viene ora enfatizzato dal 44enne musicista newyorkese Joe Kraemer sino a trasformare lo score di Rogue Nation in una serie di imponenti variazioni su tema, incastonate in una rigogliosa fioritura di idee sinfoniche, con una scrittura rigorosamente acustica ed arricchita da una cornice ritmica incalzante: il risultato complessivo ricorda il sound aggressivo e spigoloso degli anni ’70, con chiari riferimenti ai soundtrack dei film di James Bond e più in generale all’action music del periodo. “The A400” ne declina immediatamente le generalità, martellando in crescendo gli accenti del tema schifriniano, movimentato da un sapiente gioco di pause e accelerazioni repentine. L’altro elemento mutuato dall’originale (ad esempio in “Havana to Vienna”) è il tema minaccioso corrispondente a “The plot” nell’album a suo tempo pubblicato dalla Mca, anche questo un elemento ricorrente nelle seguenti partiture filmiche.
Kraemer però non si limita a riassemblare materiali preesistenti, e va in un certo senso oltre quanto già compiuto dai suoi predecessori, in particolare da Giacchino: soprattutto perché al già ricordato materiale citazionistico affianca elementi nuovi, come il breve ma tagliente inciso per fiati che accompagna molti dei momenti d’azione (“Moroccan Pursuit”). Ma l’idea originale forse di maggiore effetto appare – per poi ripetersi più volte - in “Solomon Lane”, ossia il vilain del film: una melodia quasi lamentosa, orientaleggiante, costruita su un ostinato strascicato degli archi in la minore, dapprima con pacatezza malinconica, intersecata da un assolo dell’oboe, poi lasciata liberamente e quasi disperatamente fluire negli archi, con uno straordinario progredire di intensità drammatica. Analogamente al tema di Schifrin, anche questo tema di Kraemer è diffuso in maniera virale lungo lo score (“Grave consequences”), divenendo il fulcro motorio e financo psicologico del lavoro complessivo. Di brano in brano, a Kraemer basta talvolta semplicemente accennare il trillo in crescendo preparatorio al “Mission: impossibile theme” o delegarlo, magari in pianissimo, ai legni (“A matter of going”), così come fa con il tema di Solomon (“The Syndicate”), per evocare immediatamente l’atmosfera necessaria.
Impressionante poi il comparto delle pagine di pura azione: sempre affidandosi con coerenza rigorosa alle risorse puramente strumentali (in quella che è stata chiamata una vera e propria “centrale elettrica orchestrale”), Kraemer scolpisce una serie di imponenti bassorilievi, impreziositi da aperture esoticheggianti (l’incipit cubano di “Havana to Vienna”), e sbalzati in un adrenalinico intreccio di percussioni dalla ritmica sussultoria e senza respiro: tali sono la parte finale di “Havana to Vienna”, “Moroccan Pursuit”, “Escape to danger” e soprattutto la fenomenale “A foggy night in London”, dove Kraemer si dimostra perfettamente allineato con la più gloriosa tradizione del genere.
Va annotato poi un ulteriore tocco di classe e di stile, assai rivelatore anche dell’abilità contrappuntistica del compositore, ed è la presenza, in “A matter of going” e nel conclusivo “Finale and curtain call”, di una citazione pucciniana, narrativamente motivata: si tratta di una frase presa dal “Nessun dorma” della Turandot, in particolare la parte corrispondente a “Ma il mio mistero è chiuso in me/Il nome mio nessun saprà”, che Kraemer affida al canto dei celli per collegarlo immediatamente dopo al tema di Schifrin nel flauto, cui si allinea a seguire il tema di Solomon in una poderosa ricapitolazione finale. Apparentemente si tratta di una sottigliezza formale, ma in realtà è la dimostrazione della perizia dell’autore nell’affrontare un compito a forte rischio di semplicistica emulazione, e che egli invece risolve nel segno di una spiccata originalità e di un’indomabile energia propulsiva.
Per approfondire l'aspetto filmico di Mission: Impossible - Rogue Nation leggete la recensione della pellicola al seguente link:
http://www.cineavatar.it/recensioni/mission-impossible-rogue-nation-la-recensione/