La ragazza del lago

La ragazza del lagoTeho Teardo
La ragazza del lago (2007)
GDM Music 4014
14 brani - durata: 29'45"

La ragazza del lago è un originale noir all’italiana, ambientato in Friuli, nella zona di Tarvisio, in mezzo a fitte foreste di pini, cristallini laghetti e paesini lindi e ordinati. La colonna sonora di Teho Teardo è di determinante importanza per il coinvolgimento emotivo nella vicenda, all’apparenza narrata con freddo distacco, anche nello stile delle riprese, mentre appena sotto la superficie affiorano dolori e ferite.

I paragoni con l’acqua vengono abbondanti grazie all’ambientazione del film ed allo stile musicale che sorregge tutta la narrazione, come un corso d’acqua che trascina ogni cosa nella propria corrente. Teardo ha scelto un mix fra sonorità elettroniche minimaliste e il suono avvolgente del violoncello, suonato da Marina Bretoni e Erik Friedlander.
Certi momenti sono gelidi e quasi azzurrini come l’acqua del lago, con la superficie calma delle emozioni che si increspa per la caduta di una nota, come fosse una goccia. I momenti musicali accompagnano la sceneggiatura passo dopo passo, in simbiosi con i movimenti della macchina da presa. Il calore quasi “umano” della voce del violoncello si fonde con l’elettronica, come nella traccia "Me Neither/Cucina", dove passa in sottofondo come un’interferenza, un suono disturbante che sembra insinuarsi e rompere la melodia con una nota stonata, così come malattie e sofferenze hanno incrinato le esistenze dei protagonisti. In "S/Nord" nella sincopata freddezza meccanica fa il suo ingresso l’evocativa voce del violoncello che, insieme agli altri archi, introduce il tema principale, danzante e discorsivo con la musica che scorre, avvolge, culla in un’illusoria armoniosità, subito incrinata nel brano seguente, "Dax", più misterioso e dark. Il pezzo intitolato "Sollievo" è più solare, quasi folk, adatto per il normale, tranquillo andirivieni, per evolversi nel solito tema per archi che si srotola morbidamente come le comuni vite di tutti i giorni. In "Fusine" esplode il dramma e gli stridii degli archi vengono interrotti da un frastuono come di segnale di allarme, a rompere l’apparente, immobile ordine delle cose. Si rientra nella ritmata normalità con "Ecm Haircuts", in cui la melodia scorre in secondo piano, orami flebile e lontana, chiudendo con "Jig", che sancisce la conclusione, come un passo stanco che si allontana. Le musiche di questa inusuale colonna sonora vivono nel contrasto di due elementi, alla stregua di certe vite troppo controllate, nelle quali irrompono pathos e sofferenza, come quelle dei due lacerati protagonisti, il commissario ed il colpevole, entrambi colpiti negli affetti più cari.
Teho Teardo, di Pordenone, è un musicista eclettico, attivo dagli anni ’80, compositore e sound designer, la cui carriera musicale ha finora spaziato fra cinema e teatro, dopo aver realizzato degli album e dei progetti come M.T.T., Meathead, Circus of Pain, Matera, Here, Sunsplash, Operator, con collaborazioni anche all’estero. Con il gruppo Operator ha aperto i concerti dei Placebo nella turné europea del 2003. Ha scritto le colonne sonore dei film Denti di Gabriele Salvatores, Il fuggiasco di Andrea Manni, L’amico di famiglia di Sorrentino e del più commerciale Voce del verbo amore. Ha composto inoltre le musiche per due documentari di Guido Chiesa, Alice in Paradiso e 48 ore a Novi Ligure, e per il suo film Lavorare con lentezza; per lo spettacolo teatrale Rooms-Vacancy Room per la compagnia Motus; per l’accompagnamento musicale di A Page Of Madness, film muto giapponese del 1926. Ha realizzato anche remix per Placebo, Cop Shoot Cop, Departure Lounge, Phylr, Marlene Kuntz, Lydia Lunch, Fetish 69,   Rothko, Girls Against Boys, Sheep on Drugs, ed è attivo nel progetto Domestic Landscape.

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