Live Free or Die Hard

cover_live_free_die_hard.jpgMarco Beltrami
Die Hard – Vivere o morire (Live Free or Die Hard, 2007)
Varèse Sarabande LC 06083
21 brani - durata: 63’19”



Un cowboy del XXI secolo, ancora una volta alle prese con una missione globale: salvare il mondo dai cyberterroristi che mettono in ginocchio prima l’America e poi tutta la Terra. Nonostante il fatto che nella trama non ci sia nulla di originale, non è invece da sottovalutare la colonna sonora di Die Hard – Vivere o morire, composta dall’italoamericano Marco Beltrami, che ha iniziato la sua carriera suonando l’organo nelle feste paesane.
Le prime tracce potrebbero essere state scritte per un western (non tanto e nello specifico per i suoni, ma per quel ritmo saltellato che porta a immaginare inseguimenti tra cowboy a cavallo), e in questo è facile riconoscere l’influenza che ha avuto su Beltrami la musica di Ennio Morricone. Andando avanti nell’ascoltare le altre tracce, i suoni prendono forma in un crescendo incalzante ed emozionante, scatenando un grande senso di suspance, anche quando si realizza di essere davanti ad un sequel dove l’eroe di turno (Bruce Willis) non può morire. E a proposito di eroi, l’intero CD è pervaso di un’atmosfera epica rivelata da percussioni elettroniche dal tono grave, che rendono vivide anche le inverosimili corse contro il tempo di un’improbabile salvatore metropolitano. L’uso di oboe e violini, staccandosi paradossalmente dal contesto del film, rende il tutto ben calibrato ed accresce il clima ansiogeno che si respira per quasi tutta la durata della pellicola. Particolarmente mozzafiato il brano numero 15, “Cold Cuts”, che regala all’udito spesse vibrazioni grazie ai fiati orchestrati dalla bravura del grande Beltrami.
Contro quanto afferma buona parte della critica, la OST in esame non risulta affatto deludente, ma anzi conferma la capacità del compositore italoamericano di proporre uno stile del tutto personale, mescolando concezione classica e strumentazioni elettroniche, inscrivendosi tra gli emergenti della nuova Hollywood. Anche se non diventerà mai un capolavoro, questa soundtrack  risulta essere un commento più che di lusso per una trama debole e nemmeno innovativa, come quella di Die Hard - Vivere o morire.


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