Piano, Solo

cover_piano_solo.jpgLele Marchitelli/AA.VV.
Piano, Solo (2007)
Sony BMG 88697190852
CD 1: 22 brani, 1 canzone - Durata: 67’36’’
CD 2: 8 brani - Durata: 63’46’’



E’ classificabile come jazz la colonna sonora di Piano, Solo, composta prevalentemente da Lele Marchitelli. Jazz, ma intriso di un soffocante umore nero, che ben descrive i dolori di Luca Flores, protagonista del film. Piano, Solo è infatti la biografia di uno straordinario pianista, cominciata con la morte accidentale di sua madre.
I due sono in macchina assieme, uno sguardo scambiato dallo specchietto retrovisore, come una sorta di abbraccio spirituale tra madre e figlio, e la macchina finisce fuori strada. Dilaniato dai sensi di colpa per la vicenda, Luca (interpretato da un monocorde Kim Rossi Stuart), si dedica completamente allo studio del pianoforte, ripetendo ossessivamente le stesse scale mentre intorno a lui la vita scorre. Tutto all’insegna della paranoia, poichè ogni vicenda che lo riguarda porta il segno incancellabile del suo profondo malessere, persino l’amore. E così la OST si snoda tra brani di jazz psichedelico, specialmente nel CD 1, come le tracce 5, 6 e 7, e gli interminabili brani pronti ad offrire tutto il travaglio di questo pianista dall’inferno, che conclude la sua vita suicidandosi ancora giovane. Senz’altro rispondente al film, il doppio CD della OST conserva del primo una pecca fondamentale: il voler mostrare a tutti i costi lo stato d’animo di vuoto totale del protagonista. Ciò toglie al film qualsiasi crescita e sviluppo dal punto di vista della narrazione – che risulta pertanto debole -, ed alla colonna sonora fa il grave torto di renderla alquanto monotona privandola di qualsiasi spiraglio di respiro. Il risultato è un susseguirsi di brani monotematici che – a parte qualche piccola eccezione - penalizza la possibilità di variazione emotiva.

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