Superbad

cover_superbad.jpgLyle Workman
Superbad – Tre metri sopra il pelo (Superbad, 2007)
Lakeshore Records LLC. 0186292ERE
18 brani – Durata: 52’53”



Sulla scia di American Pie e Tutti pazzi per Mary, Superbad si rivela l’ennesimo film sui giovani americani, con una comicità semplice, per nulla impegnativa e, a tratti, non immune dalla volgarità.
I giovani in questione sono Evane e Seth, due amici all’ultimo anno di scuola prima del college: la commedia ne narra le vicende, gli amori, le avventure e le disavventure.
La colonna sonora è opera di Lyle Workman, già autore del soundtrack di un altro film del medesimo genere, 40 anni vergine. Premessa fondamentale: l’OST può essere divisa in due parti, alcuni pezzi sono composti da Workman appositamente per Superbad, altri sono brani di svariati autori di altre epoche, specialmente risalenti agli anni Sessanta e Settanta. Non è semplice commentare, né attribuire un giudizio, dal momento che la soundtrack è letteralmente spaccata a metà. I pezzi scritti da Workman sono orecchiabili e validi dal punto di vista musicale, gli altri risultano piuttosto sgraziati e cacofonici, trattandosi principalmente di rock duro, come “Too Hot to Stop” o rap, nel caso di “Here I Come”. Alcuni brani gridano forte “Anni Settanta!”, come “Ps I Love You” di Curtis Mayfield, con i coretti femminili tipici di quell’epoca.
Il brano più bello? “Goldslick” di Lyle Workman, ritmi quasi psichedelici e ottimi virtuosismi al pianoforte.
Peccato, però, per la durezza e la poca grazia di alcuni ritmi non originali.


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