The Jane Austen Book Club

cover_jane_austen_book_club.jpgAaron Zigman
Il club di Jane Austen (The Jane Austen Book Club, 2007)
Varèse Sarabande LC 06083
29 brani - Durata: 30’41”

 

Compositore dalle influenze disparate, Aaron Zigman comincia a farsi un nome negli anni '80, scrivendo, arrangiando e producendo canzoni per grandi nomi del panorama musicale americano, come Aretha Franklin, Ray Charles, Sting. Passa poi alla musica da film orchestrando colonne sonore per Nick Cassavetes. Dirige la OST de Il club di Jane Austen in maniera del tutto leggera, così come questo lungometraggio richiede. Un gruppo di donne decide di fondare un club in cui leggere e discutere i romanzi della scrittrice inglese, una tra le più apprezzate dal publico femminile preromantico. Ma la Austen pare solo un pretesto per raccontare la frivola storia di sei personaggi di cui relazioni e pettegolezzi si scoprono poi ricalcare quelli descritti dalla romanzista inglese. Il film ha più il sapore di una soap opera che di un film vero e proprio, una commedia leggera con un intreccio banale, privo di sorprese e colpi di scena, come un’oretta e più di gossip e relax.
Lo score si compone di brani suonati prevalentemente al piano e chitarra, con un pad lieve privo di ogni sonorità drammatica. Più di un motivo si ripete nello scorrere della OST, come se fosse un unico pezzo che non finisce mai, una canzone sola, omogenea e comunque ben equilibrata nelle sue parti. Persino il brano numero 23, "Funeral", che dovrebbe suonare mesto, in verità nasconde, come la polvere sotto al tappeto, un tono di ottimistica speranza, un lieto fine assicurato.
Zigman è stato in grado di creare un prodotto tecnicamente ben fatto, ma resta comunque un prodotto. In alcuni momenti, più che musica da film, pare di ascoltare musica da cocktail, priva di personalità e fantasia, nulla di originale. In definitiva siamo davanti a una colonna sonora marketing oriented.

 

 

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