Resident Evil: Extinction

cover_resident_evil_extiction.jpgAA.VV./Charlie Clouser
Resident Evil: Extinction (Id. - 2007)
Bodog Music 0180365BDM
22 brani - Durata: 74’02’’

 

Un virus micidiale trasforma gli esseri umani in zombi e trasforma la Terra in un deserto malsano e infestato.  I sopravvissuti vagano in carovane blindate alla costante ricerca di benzina. E nel paradosso cospirativo più assoluto, alla fine del mondo e della civiltà, restano saldi solo i satelliti spia della mega corporazione Umbrella. Una trama già vista per una colonna sonora inqualificabile. Atmosfere artefatte da ambient elettronico, spleen sonori, chitarre pungenti e distorte, cantanti affetti da raucedine perenne. Tutto questo e poco altro potete trovare nella colonna sonora di Resident Evil: Extinction. Un tappeto sonoro che vi mette al tappeto. Una compilation omogenea solo nella continua ricerca di sonorità esasperate e affetta dal minimo comun denominatore della noia.  La voce femminile di "I’m So Sick (T-Virus Remix)" suona flebile, inserita in ritagli elettrici impalpabili. Chitarre che friggono corrono sui binari della ripetitività ritmica di "My World".
Si prosegue con l’anonimato assoluto su molti altri brani, fra cui "Duality", "One Love" e "White Rabbit". I tentativi di generare climax sonoro sono modesti. Ci prova invano "Losing", con le sue stilettate elettriche. Le urla di "Deathcar" scadono nel ridicolo. Il florilegio decadente e masochistica di "I, Suicide" ci rabbuia.
E poi avanti tutta con i peti vocali di vocalist afflitti dall’ulcera. Gli unici momenti sopportabili compaiono con le chitarre acustiche di "Catch me", il tema di "Convoy" ed il congedo melò di "Amaranth".
Ascoltate, se ce la fate, e dimenticate.

 


 

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