Vantage Point

cover_vantage_point.jpgAtli Örvarsson
Prospettive di un delitto (Vantage Point, 2008)
Varèse Sarabande LC 06083
15 brani – Durata: 41’30”

 

Un uso insistente delle percussioni e di variegate sonorità, a volte di origine digitale, caratterizza la soundtrack di Prospettive di un delitto dell’islandese Atli Örvarsson. Scelta cucita su una melodia che si limita spesso a insistere su poche note. Classe 1970, più volte vincitore del premio ASCAP (American Society of Composers, Authors and Publishers, che premia le musiche per produzioni televisive) grazie alle colonne sonore di Law & Order, Örvarsson restituisce attraverso un intreccio di suoni - più che di note - l’effetto di un moderno intrigo venato di giallo. L’iniziale “Vantage Point Main Title” rappresenta già un ottimo esempio di questa scelta stilistica.
La storia del film, diretto da Pete Travis, gravita attorno all’attentato che ferisce il presidente degli Stati Uniti in occasione di un summit anti-terrorismo. La verità verrà a galla e il puzzle sarà ricomposto mettendo insieme i punti di vista dei diversi spettatori, casuali o no, che hanno assistito al tentato omicidio.
Vortici di rumori spesso d’origine sintetica (“Motorcade”), partiture complesse ed elaborate (“Clockwork”), concitazione riprodotta attraverso il correre di archi e percussioni (“Run Enrique Run”). Il nervoso intrico di suoni riproduce non solo la tensione, ma anche lo scomporsi di frammenti di visione che sembrano ridurre a brandelli la conoscenza dei fatti (si ascolti “President and Decoy”).
Qua e là l’agitazione soffoca il canto (come in “Tightening Circle”). Il sentimento, invece, emerge solo a tratti, come in “Enrique and Veronica”, in cui il motivo dei fiati pare salire lentamente dalla quiete che lasciano le percussioni temporaneamente spente; “Epilogue” è un malinconico pizzicato che cresce lentamente per poi tornare a spegnersi; in “The President Is Safe” è la serietà a fare la parte del leone.
La colonna sonora e i suoi colori sono ben sintetizzati nel conclusivo “Vantage Point End Title”, che mesce fiati, echi vocali, ovviamente percussioni. Quasi un compendio che sottolinea le caratteristiche di una OST che non coinvolge emotivamente in forma di album, ma che serve efficacemente il film che accompagna, strumento basilare nel definirne lo stile generando apprensione.


 

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