Wanted

cover_wanted.jpgDanny Elfman
Wanted – Scegli il tuo destino (Wanted – 2008)
Lakeshore Records LKS 34021
15 Brani – Durata: 48’06’’

 

Uscito in italia come Wanted – Scegli il tuo destino, il film diretto da Timur Bekmambetov e interpretato da Angelina Jolie, James McAvoy e Morgan Freeman si fregia della partitura sinfo-elettronica composta da Danny Elfman.
Attraverso la ritmica cadenzata di “Success Montage” si apre la composizione del bravo artista hollywoodiano che regala alla pellicola pagine musicali impregnate del suo carattere più aggressivo, cupo ed incisivo. Il primo brano, infatti, si presenta ricco di queste sfumature stilistiche, attraverso costruzioni ritmiche, ostinati d’archi ed effetti elettronici diretti discendenti di Spider-Man o Hulk. Ovviamente tutto ciò non è un difetto, bensì una firma indelebile e inconfondibile di uno dei compositori più ricchi di personalità, capace di farsi sempre riconoscere attraverso gli elementi ricorrenti che riesce a gestire con estrema perizia e professionalità.
Difficile difatti non notare le soluzioni cupe, drammatiche, a tratti anche beffarde che caratterizzano momenti di grande interesse quali “Fraternity Suite”, in cui un’ostinato d’archi in primo piano si lascia accompagnare nelle retrovie da un coro maschile crescente, rafforzato da sporadiche entrate da parte dei tromboni.
Le qualità camaleontiche di Elfman si riflettono nello stile eterogeneo della partitura, che spazia tra momenti sinfo-elettronici indubbiamente di grande effetto, come “The Scheme”, in cui una timida ma decisa sezione d’archi accompagna una sessione elettronica dal gusto tecnologico e moderno, o “Fox In Control”, caratterizzato da un continuo crescendo per ottoni accompagnato da ritmiche indubbiamente manifesto della sua migliore scrittura action, alle sfumature epiche di “Fox’s Story”, che repentinamente passa da una vigorosa sessione corale dal sapore quasi gregoriano ad una componente massiccia di chitarra elettrica.
La gestione degli elementi sintetici riesce a conferire all’intera partitura, impregnata di uno stile particolarmente cupo, un carattere tale da sposarsi perfettamente con il look della pellicola, e riuscendo quindi ad inserirsi nell’ottima presenza orchestrale mantenendone distinte le parti.
Non mancano ovviamente dei brani estremamente aggressivi, come la muscolosa “Revenge”, carica di chitarra elettrica distorta e accompagnata da un tappeto d’archi che suona su di una marcia serrata dalla cadenza assai incisiva, o movimenti prettamente sinfonici, come “Breaking The Code” e “Fate”, che si presentano rispettivamente d’ampio respiro, il primo, e molto più deciso, il secondo, il quale ripropone il motivo già incontrato in “Success Montage”, che attraverso il bell’ostinato d’archi chiude con moderata incisività il disco.
Ad apertura del CD è presente “The Little Things”, canzone decisamente aggressiva, arricchita da riff di chitarra elettrica distorta e una bella linea di batteria, eseguita da Danny Elfman.
Una composizione indubbiamente piacevole e piuttosto convincente, che trova i suoi maggiori punti di forza negli ottimi ostinati d’archi, nella gestione intelligente della presenza elettronica assieme al corpo orchestrale, e in quel ricorrente carattere cupo e drammatico, firma stilistica dell'egregio compositore di Hollywood.


 

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