Miami Vice

cover_miami_vice.jpgArtisti Vari/John Murphy
Miami Vice (Id. – 2006)
Atlantic 7567-83997-2
17 brani (3 di commento e 14 canzoni) – durata: 73’15”

 

Miami Vice, il nuovo deludente film di Michael Mann (L’ultimo dei Mohicani, Collateral) tratto dall’omonima serie televisiva di successo degli anni ’80 con Don Johnson e Philip Michael Thomas nei rispettivi ruoli dei detective James “Sonny” Crockett e Ricardo Tubbs (ora interpretati dai meno pungenti Colin Farrell e Jamie Foxx) si fregia, come nel caso di tutte le colonne sonore del regista di Heat, di un’efficace OST che regge benissimo all’ascolto su CD. Un assemblaggio ben riuscito di canzoni e score che restituisce alla perfezione l’atmosfera notturna, sporca e violenta di questo poliziesco con una scena iniziale e finale da urlo, ma con una lunga storia d’amore centrale inverosimile che rallenta il tutto, rendendo banale un plot già di per sé non originalissimo.
Il disco si apre con la performance arrabbiata e percussiva dei Nonpoint della cover di “In the Air Tonight” di Phil Collins (canzone portante della celebre colonna sonora originale del telefilm Miami Vice) per poi passare in rassegna nomi noti dell’odierno panorama canoro: Moby con la suggestiva canzone “One of These Mornings” (con la calda e possente voce di Patti Labelle) e l’esagitata “Anthem”; i Mogwai con il metal cattivo e aspro di “We’re No Here” e l’ambient meditativo e ruvido di “Auto Rock”; il DJ Felix Da Housecat con il remix da discoteca di un classico di Nina Simone, “Sinnerman”; Arranca ed Emilio Estefan con i ritmi latineggianti di “Manzanita” e “Pennies in My Pocket”; la dolcissima India.Arie con la melodica “Ready for Love”; Goldfrapp con il pop-dance in stile Anni ’80 di “Strict Machine”; King Britt con il suo bel bluegrass atmosferico “New World in My View” e lo stupendo pezzo per chitarra acustica e morbidi tappeti synth “Ramblas” (il brano migliore di tutto il CD); i Blue Fondation e l’ostinato per viola e synth di “Sweep” (un ottimo inciso per un film horror giapponese colmo di presenze ectoplasmatiche);  Freaky Chakra e la psichedelica “Blacklight Fantasy”.
Lo score è affidato a John Murphy (Snatch, 28 giorni dopo, Basic Instinct 2) e Klaus Badelt (coadiuvato da Mark Batson): il primo presente con due brani di puro commento, “Mercato Nuevo” & “Who Are You”, che separati dai fotogrammi del film perdono di valore, il secondo, noto per la OST de La maledizione della prima luna, con il percussivo e poco originale “A-500”. Michael Mann ha utilizzato per la sua pellicola anche estratti delle colonne sonore di Elliot Goldenthal per Heat e James Newton Howard per Collateral, accreditati nei titoli di coda di Miami Vice.

 

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