The Texas Chainsaw Massacre - The Beginning

cover_texas_chainsaw_massacre.jpgSteve Jablonsky
The Texas Chainsaw Massacre - The Beginning (Non aprite quella porta - L'inizio, 2006)
Varèse Sarabande  LC06083
18 brani  – Durata: 49’11’’

 

La colonna sonora di Steve Jablonsky per l'horror The Texas Chainsaw Massacre - The Beginning, è imperniata sulla dualità tra una scrittura orchestrale abbastanza canonica per sezione d’archi e percussioni e un’ambient music molto ben curata (da segnalare l’ottimo lavoro svolto dal sound designer Mel Wesson). A parte il brano creato per i  titoli di testa ("Main Title") in cui prevale ampiamente l’ambient music, questi due tipi di sonorità vengono utilizzate prevalentemente insieme e sono mescolate con sapienza all’interno dello score. Brani come "Birth" e "Chainsaw" sono un chiaro esempio di come la tessitura armonico melodica affidata agli archi si integri con la musica elettronica d’ambiente. La scrittura orchestrale è di natura fortemente percussiva, dal timbro molto omogeneo, con gli archi spesso chiamati a eseguire ritmi regolari con note ribattute e accenti in battere.
L’ambient music è costruita invce intorno a pedali di sottofondo, suoni dall’effetto straniante (spesso con altezze indeterminate, come in "Attempted Rescue") e improvvisi crescendo che creano forte tensione all’interno di molti brani. A questi si aggiungono grooves e ritmi ostinati affidati, oltre che alle percussioni, a suoni elettronici e campionati ("Fired").
Uno tra i brani più riusciti è sicuramente il già citato "Attempted Rescue", dove piccole cellule ritmiche particolarmente incisive fanno da contrastro ad un ricco tappeto sonoro, caratterizzato da ritmi e ostinati affidati agli archi più gravi e alle percussioni e con i suoni elettronici che riescono con particolare efficacia a creare suspance e tensione grazie a lunghi pedali e brevi macchie sonore dall’effetto coloristico.
Gli elementi melodici e tematici sono abbastanza rari e limitati solo ad alcune tracce come "Biker Chase", "Chrissie finds Eric" ed "Epilogue", e coincidino principalmente con un alleggerimento della massa sonora, specie quella elettronica.
In definita uno score che ha il suo punto di forza nella capacità di utilizzare insieme ambient music ed una scrittura più classica per sezione d’archi, che magari non è eccelsa per originalità, ma è pur sempre di ottimo impatto per un film di questo genere.

 


 

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