Shostakovich: The Film Album

Cover The Film AlbumDimitri Shostakovich
The Film Album
Decca 460792-2
26 brani – durata 78'02"



Amleto (Gamlet, 1964) nella trasposizione cinematografica di Grigori Kozintsev e nell’indimenticabile interpretazione di Innocenti Smoktunowski va sicuramente annoverato fra i grandi capolavori del cinema russo.
Il dramma viene rappresentato nell’affascinante scenografia dominata da un castello isolato nel tempo e da una società allo sbando, al cui interno si consuma un cruento gioco di potere: non è da escludere l’intenzione del regista di stabilire una relazione politico-ideologica in riferimento alla fine del periodo del disgelo avvenuta proprio nel 1964 con la caduta di Krushov. Kozintsev è legato a Dimitri Shostakovich da una profonda affinità artistica e spirituale che già dal 1929 con lo storico film muto La Nuova Babilonia (Novyi Vavilon) ha dato vita a quella che nel corso del tempo diventerà un’ intensa collaborazione, che si concretizza nella realizzazione di vari importanti lavori fra cui figurano anche Sola e Pygorov, di cui il presente CD presenta alcuni brani.
Nell’Amleto la musica di Dimitri Shostakovich si associa splendidamente al carattere drammatico e ambivalente del film, con il suo profondo impatto emotivo e  uno spiccato carattere sinfonico che presenta un sottile gioco dinamico di momenti severi e inquietanti ("Introduzione e Avvelenamento") a episodi dal carattere più lirico e meditativo ("Musica nel palazzo", "Ofelia", "Nel Giardino") per culminare nel ritmo incalzante e avvolgente che accompagna la sequenza del Ballo, dove il principe danese si perde nel suo totale isolamento in un ambiente travolto da ipocrisia e tradimento.
Splendidamente assecondato dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam Riccardo Chailly coglie in modo magistrale l'interna tensione espressiva e l’intensità drammatica dell’avvincente partitura di Shostakovich con una lettura di grande impatto virtuosistico e profonda carica emotiva: in particolare il suono sinuoso e vellutato degli archi dell’orchestra olandese crea negli avvincenti ondeggiamenti ritmitci del "Ballo" un'immagine sonora di straordinaria suggestione.
Nel film muto Sola (Odna, 1930-31)  Grigori Kozintsev e Leonid Trauberg  - anche per via di una diversa tematica – non riescono a raggiungere l’intensa carica espressionista e il pathos che caratterizza il loro precedente lavoro La Nuova Babilonia.
Elena Kuzmina – indimenticabile Louise nella Nuova Babilonia – offre in Sola un’ulteriore prova delle sue eccelse doti con un'interpretazione intensa del ruolo di Elena, una maestra che da ‘sola’ viene inviata in missione educativa in un villaggio ad Altai, ai confini con la Mongolia. I registi rappresentano in modo profondo il dramma psicologico che vede opposta Elena e i suoi alunni all’ostlità degli abitanti del villaggio cui vengono sottratti i figli che sarebbero altrimenti stati impiegati nel lavoro dei campi. Il personaggio della maestra viene interpretato come la figura idealizzata della nuova donna sovietica che con abnegazione si dedica al lavoro obbedendo a una forte coscienza politica che arriva anche a prevalere sui sentimenti.
Agli inizi della sua carriera compositiva e forte dell’esperienza vissuta qualche anno prima con la Nuova Babilonia Shostakovich crea una partitura forse meno organica ma estremamente piacevole e di grande ricchezza e raffinatezza melodica e ritmica. Straordinario il "Galoppo" con l’atmosferico tema  intonato dalla tromba solista così come la "Marcia" – ispirata alla canzone ironicamente intitolata ‘Che bella sarà la vita’ – che accompagna le sequenze iniziali del film che descrivono la tranquilla e gioisa vita cittadina di Elena, insieme al fidanzato in vista del futuro matrimonio.
Pigorow è un film realizzato da Kozintsev nel 1947 che narra la storia di un coraggioso medico fondatore della moderna chirurgia di guerra, il quale ha contribuito ad alleviare notevolmente le sofferenze dei soldati gravemente feriti. Chailly propone due movimenti della colonna sonora, lo scherzo e il finale.
Nel 1955, agli inizi del disgelo krushoviano, Shostakovich compone quello che in seguito diventerà uno dei suoi pezzi più amati e famosi, la musica per il film Il tafano (Ovod) di Alexander Faintzimmer, un lavoro  ricco di pathos, avventura e spinte idealiste che si basa su un racconto dello scrittore inglese Ethel Voynich, molto amato in Russia, che evoca tematiche sentite anche a livello politico: il sacrificio umano per la patria, l’unità nell’alleanza, il discredito della chiesa come istituzione corrotta.
La musica per Ovod viene composta in piena maturità artistica, in un periodo particolarmente prolifico in cui vengono alla luce anche due capolavori quali il primo Concerto per Violino e la  Sinfonia N°10.
Ovod è ormai il 28° film cui il compositore si dedica e nel corso della sua ormai lunga e singolare esperienza nel campo del cinema riesce a intuire perfettamente il gusto degli spettatori.
La sua grande inventiva musicale lo porta a creare dei temi  che hanno grande impatto non solo sul pubblico ma spesso – al contrario dei suoi lavori più impegnativi come le sinfonie o le opere – anche presso gli ambienti politici.
Il fluire melodico e ritmico della musica trova perfetta aderenza  alle sequenze dell’avventura romantica, rappresentata purtroppo in modo alquanto accademico e convenzionale dal regista Faintsimmer.
La Romanza con violino solista – proposta nel presente CD - riscuote un tale successo da diventare uno dei pezzi favoriti dalle autorità sovietiche, al punto da essere eseguita a ogni riunione di partito. Nel corso del film risuona in diversi momenti e in particolare nella scena finale del riconoscimento fra padre e figlio ("Il cardinale Martinelli e Arthur"). La romanza è solo un breve intermezzo della suggestiva colonna sonora di cui consigliamo vivamente l’ascolto della suite redatta dal musicologo Lev Avtonian e registrata su CD dalla London Symphony Orchestra diretta da Maxim Shostakovich, figlio del compositore e dallo stesso maestro Chailly nel suo CD The Dance Album pubblicato sempre dalla Decca.
Sofja Perovskaya (1967) è un interessante film storico diretto da Lew Arnschtam che ricostruisce gli avvenimenti che portarono nel 1881 al complotto dell’uccisione dello Zar Alessandro II, cui prende parte la figlia del prefetto di S. Pietroburgo  nel suo rifiuto per la vita e gli ambienti dell’alta borghesia in cui era cresciuta e nella sua avventura in un destino che la porterà a venire arrestata e giustiziata.
Pur non potendo vedere preventivamente le immagini del film a causa di una malattia, Shostakovich scrive una musica assai originale con tratti drammatici e dissonanti che anticipano il linguaggio meditativo e la lacerazione interiore degli ultimi quartetti.
Il breve "Valzer" incluso nel CD evoca la "Suite jazz n. 1" nella sua profonda carica ironica, richiama quello della sua "Jazz Suite n. 2", lavoro che la Decca ha registrato in passato con gli stessi artisti.
Di grande interesse è anche la prima registrazione autorizzata dai parenti del compositore della musica gioviale e atmosferica scritta nel 1939 per il cartone animato di Zechanowski Lo stupido topolino (Glupyj mysonok), una singolare storia che vede protagonisti vari animali impersonati dai vari strumenti musicali.
L’interessante  selezione ideata dal Maestro Chailly include infine brani tratti dalle colonne sonore scritte per due film di Fridrikh Ermler, Il grande patriota (Veliki grazdanin, 1939) e Il contropiano (Vstrechny, 1932), lavori dall’inequivocabile valenza politico-celebrativa con forti tratti real-socialisti cari a Stalin, cui il compositore russo, investito da frequenti, violenti attacchi da parte delle autorità, non riuscì a sottrarsi, riuscendo sempre e comunque a creare partiture di grande effetto caratterizzate da una formidabile compiutezza estetica, brillantezza ritmica e ispirazione  melodica.
Alla guida dell’eccellente compagine olandese Chailly conduce con profonda convinzione l’ascoltatore alla scoperta dell’affascinante e quanto mai avvincente e attuale universo sonoro creato da Shostakovich per lo schermo, con esecuzioni smaglianti per la rimarchevole trasparenza timbrica e intensità espressiva, capaci di renderene l’ascolto altamente godibile e stimolante.

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