Gidon Kremer: Le Cinema

Cover Gidon Kremer: Le CinemaGidon Kremer
Le Cinema
Teldec 0630-17222-2
10 brani – durata: 66’14’’

Le Cinema offre una straordinaria testimonianza del genio artistico e dell’eclettismo musicale del violinista lettone Gidon Kremer, considerato uno dei massimi musicisti della nostra epoca. Vorremmo qui brevemente ricordare  la sua leggendaria interpretazione delle Sonate e Partite per violino solo di Bach: con una profondità di pensiero impressionante e una formidabile tecnica esecutiva egli arriva ad allacciare con maestria il linguaggio musicale bachiano nel suo essenziale equilibrio armonico con la sensibilità dell’universo sonoro contemporaneo.

In ognuno dei dieci brani qui presentati Kremer – superbamente assecondato al piano da Oleg Meisenberg – riesce a trasmettere all’ascoltatore sempre nuove indelebili  emozioni con esecuzioni che scaturiscono da un miracoloso equilibrio fra virtuosismo, purezza di suono e intensità espressiva. La sua rappresentazione sonora caratterizzata da un impressionante gioco dialettico di colori e sfumature scaturisce dalle mutevoli atmosfere prodotte dai grandi sentimenti umani che egli sa penetrare e vivere proprio come in un film.

 

Le Cinema raccoglie alcuni brani scritti da vari compositori per il cinema o a questo legati ed è una realizzazione discografica che scaturisce dalla grande passione per lo schermo e per una espressione artistica dove egli  ha anche avuto occasione di cimentarsi in passato (Sinfonia di Primavera di Peter Schamoni con Nastassja Kinski).
Dopo il decadente languore di forte impronta pucciniana dello "Smile" tratto da Tempi Moderni di Chaplin il violinista lettone propone il geniale "Improvviso" di Nino Rota, denominato successivamente "Un diavolo sentimentale". Il brano è un delizioso intreccio di ritmi impertinenti e temi ironici che si rincorrono in una serrata dialettica strumentale: non è legato in particolare a un film ed è un omaggio di Kremer all’arte dell’indimenticato compositore italiano.
Sempre di Rota viene proposto il più romantico "Improvviso in re min." scritto per il film Amanti senza amore realizzato nel 1947 da Gianni Francolini e ispirato al romanzo breve di Tolstoj, La sonata a Kreutzer.
Isaak Dunayevsky (1900 – 1955) è stato un compositore molto apprezzato nella Russia stalinista: la sua musica dalle linee semplici e immediate aveva grande impatto non solo sui giovani e sugli anziani, ma riusciva a commuovere anche le alte gerarchie del potere politico al punto da venire considerato come il Gershwin russo…le sue partiture non solo accompagnavano le immagini di film, ma venivano spesso utilizzate negli spettacoli del circo.
Come molti artisti russi dell’epoca Dunayevsky viveva peraltro nell’angoscia che la propria creatività e ispirazione potesse prima o poi creare disturbo e quindi scontrarsi con i dogmi socialisti perseguiti dal dittatore georgiano.
Il suo successo era dunque – forse suo malgrado – anche politico, al punto di essere insignito nel 1937 dalla massima onorificenza del Premio Lenin per la sua colonna sonora per il film Volga-Volga di Grigori Alexandrov.
Proprio Circus (1936) si intitola il film di Grigorj Alexandrov – per diversi anni assistente di Eisenstein – per cui  egli realizza la colonna sonora presentata nel CD in forma di una Fantasia elaborata nei temi principali dal musicologo Sergey Dreznin.
Un linguaggio languido, a tratti nostalgico e decadente ma sostanzialmente pervaso da una carica ottimista, accompagna in modo quanto mai efficace le immagini del film, dal forte messaggio antirazzista sulla storia d’amore fra l’acrobata americana Mary (Lyobov Orlava)  e l’atleta russo Martynov (Sergej Stolyarov).                                                              
Grandissimo amante del tango Kremer ha reso omaggio ad Astor Piazzola, massimo rappresentante di questa affascinante espressione musicale, con una serie di registrazioni discografiche – oltre che di memorabili concerti – fra le quali vorremmo citare El tango.
Del grande compositore argentino Kremer propone ora "Tanti anni prima", tratto dalla colonna sonora composta per il bel film di Marco Bellocchio Enrico IV che è una rielaborazione del suo precedente brano "Ave Maria": si rimane incantati dalla incredibile forza interiore di una musica carica di struggente nostalgia e allo stesso tempo profondamente meditativa. La colonna sonora scritta per il film di Bellocchio contiene anche il famoso "Tango Oblivion".
Kremer è sempre stato il grande paladino della musica contemporanea russa: con grande coraggio egli ha fatto conoscere - eseguendoli spesso  in prima assoluta in occidente nei difficili anni ’70 e ’80 - i grandi lavori di  straordinari compositori boicottati ed emarginati dal regime sovietico quali Alfred Schnittke, Sofja Gubaidulina o Gyia Kantscheli.
Proprio all’estro eclettico del violinista Gyia Kantscheli – molto attivo nel campo del cinema avendo composto oltre trenta colonne sonore per lavori di importanti registi quali Danelija, Bodrov e Shengelaya – dedica il suo pezzo "Rad-Gidon-Time", una rielaborazione carica di gioviale ironia del brano concepito in origine come musica di scena per la rappresentazione del Riccardo III al Teatro Rustaveli di Tibilisi con la regia di Robert Sturua.
Un altro interessantissimo compositore russo contemporaneo è Leonid Desyatnikov, autore anch’egli di rimarchevoli colonne sonore quali quelle per i film Il prigioniero del Caucaso di Bodrov e Oligarkh di Pavel Lunguin.
Nell’atmosfera  tragica e surreale del film Sakat (Il tramonto, 1990) di Alexander Zeldovich la sua musica crea un’impatto sonoro di grande suggestione, con il suo linguaggio asciutto, immediato e fortemente espressivo  e atmosferico nel suo associarsi alle immagini del mondo crudele e violento in cui si consuma il dramma di una famiglia ebrea dilaniata da laceranti contrasti e nel suo evocare  frequenti riferimenti biblici. "La Morte di Absalon" e "Tango" sono due brani tratti dalla suite per orchestra della colonna sonora e rielaborati dall’autore – su richiesta di Kremer -  per violino e pianoforte proprio per la presente registrazione .
"La Romanza op. 97" di Shostakovich è un brano che ha riscosso uno strepitoso successo sia in patria che negli Usa ed è tratta dalla colonna sonora scritta per il film Ovod (Il tafano) di Alexander Faintsimmer nel 1955, periodo felicemente creativo del compositore che ha visto venire alla luce anche il 1. concerto per violino e la 10. sinfonia. La colonna sonora – tra le più suggestive realizzate da Shostakovich – presenta una straordinaria ricchezza timbrica e melodica e trasmette il forte carattere romantico del romanzo di Ethel Voynich, cui il film si ispira.
Milhaud, uno dei grandi compositori francesi del ‘900, sognava di poter utilizzare la sua composizione "Le boeuf sur le toit"  nella versione per violino e orchestra in un film di Charlie Chaplin: sarà invece il grande regista Jean Cocteau a servirsene  per il suo suggestivo balletto-pantomima, con la scenografia di Raoul Dufy, rappresentato nel 1920 alla Comédie des Champs Elysées. L’idea originale di Milhaud è stata peraltro  ripresa dal violinista lettone che in un emittente televisiva ha eseguito la presente versione della partitura per violino e pianoforte in accompagnamento alla  trasmissione del film di Chaplin The Count.
Si trattava di un’associazione semplicemente splendida: la spumeggiante musica di Milhaud potrebbe in realtà adattarsi a una grande varietà di film e spettacoli teatrali.
Lo straordinario gioco dialettico del tema-rondò con ritmi e melodie brasiliani e con un aria del fado portoghese si snoda in un avvincente ondeggiare di pianissimi e crescendo culminanti in esplosioni gioiose e danzanti, reso in modo superlativo dai due solisti che trasportano l’ascoltatore in un esaltante turbinio di atmosfere magiche ed esotiche.
Andrei Tarkovskij (1923 – 1986)  è il poeta delle immagini, il grande scultore del tempo, la grande leggenda del cinema…..
Le immagini dei suoi film cariche di intensità poetica, forza etica e carica spirituale che sanno parlare in modo così spontaneo e diretto all’animo umano hanno coinvolto l’ispirazione musicale di grandi compositori, quali Paert, Furrer, Kurtag, Nono, Rihm e recentemente anche del jazz-man francese Francois Couturier.
Toru Takemitsu (1930 – 1996), compositore giapponese tra i più significativi del XX secolo e autore fra l’altro della colonna sonora del film Ran di Akira Kurosawa, ha scritto il pezzo "Nostalghia" in ricordo del film girato nel 1983 dal regista russo in gran parte in Toscana, nel corso del suo lungo e difficile esilio.
"Nostalghia" è una sintesi straordinaria di immagine, pensiero, poesia e spirito per un messaggio etico rivolto alla salvezza dell’umanità, rinchiusa nel suo cieco peregrinare alla ricerca della felicità terrena.
La forte vena lirica e impressionista della musica di Takemitsu evoca in un atmosfera di endzeitstimmung la vita della natura nei suoi elementi sempre presenti nei film di Tarkovski: il vento, il suono dell’acqua, i paesaggi innevati, la bruma…
Gidon Kremer e la Deutsches-Symphonie-Orchester Berlin diretta da Andrei Boryeko cercano di fermare lo scorrere del tempo nelle suggestioni musicali create da Takemitsu con un esecuzione intensa e poetica e con lo sguardo rivolto alle indimenticabili immagini lasciateci dal regista.

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